Inzaghi: «Si gioca tantissimo. L’unica difesa per noi allenatori sono le rotazioni»
In conferenza: «In queste partite ho cercato di alternare. Tra i ragazzi c'è grandissima partecipazione, vogliono mettermi tutti in difficoltà»

Inter Milan's Italian coach Simone Inzaghi reacts during the Italian Serie A football match Inter Milan vs Monza at the San Siro stadium in Milan, on August 19, 2023. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)
Domani torna la Champions. Contemporaneamente a Napoli-Real Madrid, gioca anche l’Inter che ospita il Benfica di Di Maria. In conferenza stampa, Simone Inzaghi presenta il match di San Siro. Le parole del tecnico dell’Inter riportate da Tmw:
«Sarà una partita impegnativa, incontriamo una squadra che gioca ad altissima intensità, che, come l’Inter, ha vinto tutte le partite in campionato tranne una. Ha già vinto la Supercoppa, è una squadra fatta di giocatori che si conoscono: ne ha cambiati 3-4, ma con gli stessi principi. Ha perso la prima partita in Champions rimanendo subito in dieci e nonostante questo avrebbe meritato altro».
Su Cuadrado?
«Si è allenato oggi, non si allenava dalla partita col Milan. Aveva una tendinite fastidiosa, oggi non abbiamo fatto tantissimo ma ha lavorato bene: è convocato, devo ancora fare delle valutazioni, ma è un giocatore importantissimo su cui conto per le prossime gare».
Nella crescita di Lautaro c’è anche lo zampino di Inzaghi?
«Deve dirlo il ragazzo, io posso dire che come calciatore lo conoscete tutti: nei primi due anni è stato fantastico e quest’anno è partito ancora meglio. A differenza del calciatore, penso all’uomo: ha un impegno totale, tutti i giorni al massimo, e poi un grandissimo senso di appartenenza all’Inter che fa la differenza».
Le differenze del Benfica rispetto all’anno scorso?
«È una grandissima squadra, ha cambiato qualche giocatore perché ha inserito un portiere nuovo, ha due mediani diversi, c’è Di Maria e il centravanti è cambiato. Hanno cambiato qualche giocatore che gli dà determinante qualità, come Di Maria che conosciamo tutti, però i principi di gioco sono gli stessi. Servirà una partita molto intensa».
Su Frattesi e Sensi?
«Domani non ci sarà nessuno dei due. Sensi ha un problema che penso recuseremo dopo la sosta, Frattesi stiamo valutando se possa esserci col Bologna: c’era qualche speranza già oggi, ma abbiamo deciso di non rischiarlo».
Il Benfica ha preso un ceffone inatteso col Salisburgo: spingerà i portoghesi a essere più aggressivi o coprirsi maggiormente?
«Va chiesto all’allenatore del Benfica: ha perso in modo inaspettato e immeritato. Si è trovato di fronte una squadra organizzata, con tanti giovani, una squadra che corre tanto, che abbiamo incontrato nel precampionato. Sarà un gruppo molto equilibrato, l’ho già detto in passato: la Real Sociedad era una delle due squadre da evitare in quarta fascia».
Rui Costa ha parlato solo di una settimana storta per la doppia sconfitta dell’anno scorso. Quest’anno arrivano alla partita dopo aver vinto il classico col Porto…
«Come noi, arrivano da una vittoria: c’è entusiasmo, loro chiaramente hanno vinto il classico col Porto e noi una gara importante a Salerno. Arriveranno due ottime squadre, con tante qualità: noi abbiamo cambiato un po’ di più rispetto a loro ma siamo convinti di poter fare bene».
La migliore qualità dell’Inter di quest’anno:
«Come stanno insieme i ragazzi, come si allenano dal tredici luglio: c’è grandissima partecipazione, tutti i ragazzi in allenamento vogliono mettermi in difficoltà come è giusto che sia. Nelle prime quattro settimane abbiamo avuto tantissimo tempo per allenarci e preparare le partite: adesso ce ne sono tante ravvicinate e ci si allena giocando».
Il parere di Inzaghi rispetto alle parole di Sacchi:
«Probabilmente abbiamo vedute diverse con l’Inter, però penso che tutti possano esprimere il proprio giudizio riguardo il calcio. Sono contento di quello che stiamo facendo con i miei ragazzi: in due anni e mezzo abbiamo fatto ottime cose».
I margini di crescita dell’Inter:
«Nell’ultima partita a Salerno, abbiamo approcciato molto bene la gara, facendo venti minuti in cui abbiamo creato tanto. Poi, non essendo andati in vantaggio, negli ultimi venti minuti dovevamo difenderci più da squadra. Nell’intervallo ne abbiamo parlato con la squadra e siamo tornati in campo come avevamo iniziato il primo. Sono soddisfatto, dobbiamo andare avanti, perché era una partita non semplice. venivamo dal ko col Sassuolo e dovevamo organizzare una partita complicata come quella con la Salernitana».
Sta insistendo sulla stanchezza, oggi niente ritiro per scaricare la testa?
«Assolutamente sì. Abbiamo avuto le ultime tre partite tutte in 72 ore, è la terza partita e abbiamo avuto viaggi. Dopo il derby abbiamo avuto la Real Sociedad, l’Empoli, la trasferta di Salerno, ci rivedremo domattina a colazione e domattina sceglierò la formazione da mandare in campo».
Giocate spessissimo: Sarri si è lamentato apertamente, cosa ne pensa?
«È innegabile: si gioca tantissimo. È già così lo scorso anno, noi chiaramente ci dobbiamo adeguare e l’unica difesa che abbiamo noi allenatori credo siano le rotazioni a far sì che i giocatori possano recuperare e prevenire infortuni, che ci sono in tutte le squadre. Noi dobbiamo avere la necessità di usare tutti i giocatori a nostra disposizione. In queste partite ho cercato di alternare, adesso mancano due partite importantissime e poi la sosta. Avremo tantissimi giocatori che andranno a difendere i colori delle proprie nazionali».
Sui subentrati a Salerno:
«La stessa domanda che mi fate per l’Inter: lo dirà il tempo. Lautaro ha fatto due anni ottimi con me e adesso è partito fortissimo, quest’anno ha iniziato benissimo e chiaramente sfrutterà le palle che gli offrono i compagni, perché gioca in un’ottima squadra e ha giocatori che gli offrono tante ottime palle».
In Champions Inzaghi ha una buona tradizione…
«Ho ottimi ricordi da giocatore e anche da allenatore, perché grazie ai ragazzi l’anno scorso siamo protagonisti in questa competizione».
Inzaghi ritrova Rui Costa:
«È stato un grande avversario e un compagno di mio fratello al Milan. Pippo me ne ha parlato benissimo: io non sono stato tanto tempo con lui, ma è sempre stato un piacere parlare di calcio con lui».