Cucci: “I calciatori che scommettono pensano di salvarsi passando per matti con la ludopatia”

Racconta di Giuliano Fiorini che pensionato disse: «Tu lo sai quanto mi piaceva scommettere e i danni che mi son fatto. Adesso ho trovato la soluzione: ho aperto una ricevitoria...»

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Ci Lecce 29/10/2022 - campionato di calcio serie A / Lecce-Juventus / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Nicolo’ Fagioli

Italo Cucci risponde alle domande dei lettori nella sua rubrica sul Corriere dello Sport e torna sul punto scommesse e prova a chiarire come mai giovani così “fortunati” da essere ricchi e avere davanti a sé una carriera milionaria scelgano la strada del gioco illegale

“La mia fissazione sui Sorveglianti è cosa antica. Come la stupidità di chi da decenni lascia che tutto vada secondo la forza del Destino. Decine gli inutili convegni sulla violenza negli stadi – a volte c’ero anch’io, e ancora me ne vergogno – così come gli appelli moralistici seguiti da processi che nulla insegnano ai tesserati stupidi o privi di scrupoli. O disgraziati. Che per salvarsi invocano la ludopatia”.

Cucci spiega che in realtà la “fortuna” è spesso la loro sfortuna perché gli rovina la vita come se avessero tredici al Totocalcio. Poi racconta la storia di Giuliano Fiorini

“un caro amico che cominciò a giocare con la maglia del Bologna e diventò eroe con quella della Lazio, Giuliano Fiorini. Lo ritrovai… pensionato sotto le Due Torri e mi disse: «Tu lo sai quanto mi piaceva scommettere e i danni che mi son fatto. Adesso ho trovato la soluzione: ho aperto una ricevitoria…». «Un’orgia» – gli dissi. E lui ci fece su una bella risata”

Nicolò Fagioli ha infatti ammesso di aver scommesso sul calcio. Agli investigatori della procura di Torino avrebbe detto: «Sì, ho scommesso sul calcio».

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