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Balotelli: «L’uscita di Ibrahimovic? Un po’ stupida, il suo addio ci ha aiutato a vincere la Champions»

A TvPlay: «Io ho giocato partite importanti, Ibrahimovic in qualcuna è sparito. Non era facile giocare con lui perché rompe le scatole»

Balotelli: «L’uscita di Ibrahimovic? Un po’ stupida, il suo addio ci ha aiutato a vincere la Champions»
Db Bologna 07/09/2018 - Uefa Nations League / Italia-Polonia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Mario Balotelli

Mario Balotelli non ha digerito le parole di Ibrahimovic al Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport. L’ex attaccante del Milan infatti aveva criticato Balotelli per le diverse occasioni, secondo lui, sprecate. Inoltre, il paragone tra lui e Leo, sempre per Zlatan, non regge. Il portoghese è “un genio” ha detto.

Balotelli prima ha risposto con pubblicando una storia su Instagram. Nella foto Balotelli alzava al cielo la Champions vinta con l’Inter e in sovraimpressione il tag a Ibrahimovic. Oggi a TvPlay, l’ex Inter, Manchester City e Liverpool ha dichiarato:

«Non so perché mi abbia attaccato senza motivo pubblicamente. Su Leao sono d’accordo con lui, ha colpi di genio, però non ho capito cosa volesse dire con ‘Balotelli è in tribuna’. Ci sta che preferisca Leao a me, ma l’uscita è stata un po’ stupida. Si è creato questo personaggio in cui si identifica in Dio, lo pregasse allora».

Il significato della storia Instagram:

«Che ho giocato partite importanti, forse lui in qualcuna è sparito. Sento mia quella Champions, assolutamente. Non pensavo ci fosse questo dubbio sinceramente fino ad oggi, è impossibile non dare merito alla squadra nel momento in cui sollevi quel trofeo. Poi è ovvio che Milito ha avuto un impatto maggiore, ma non è che Materazzi per esempio non l’ha vinta».

Balotelli rispetto alle occasioni sprecate in carriera:
«No, il mio palmares parla chiaro. Non credo di dovermi nascondere per la carriera fatta. Qualche errore l’ho comunque commesso, potevo gestire il talento diversamente e Ibrahimovic me lo ha sempre detto, ha ragione, ma non su tutto. Forse avrei vinto un Pallone d’Oro, posso dirlo tranquillamente. I miei rimpianti sono tre: essere andato via dall’Inter, dal City e dal Liverpool in quei momenti lì».

Il suo rapporto con Ibrahimovic:
«È sempre stato normale, non era facile giocare con lui perché rompe le scatole. Io ho un carattere più forte del suo e non l’ho sofferto più di tanto, ma comunque il suo peso è stato costruttivo per me, riesci a dare il massimo. Non è stato un fratello maggiore, per me quello è stato di più Materazzi. Non mi sembra che lui sia mai stato capocannoniere in un Europeo e il suo addio ci ha aiutato a vincere la Champions».

Tra lui e Ibra, chi avrebbe scelto Mourinho:
«Andrebbe chiesto a Mourinho (ride, ndr). Con Sneijder mi sono trovato alla grande, Milito è stato Re Mida, segnava ovunque e meritava il Pallone d’Oro. Eto’o? Sempre decisivo».

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