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Polverosi: «Non ho avuto belle sensazioni su Spalletti e la sua Nazionale»

A Radio Punto Nuovo: «Il suo è quasi un ruolo politico, la Nazionale è un altro mondo. Di Lorenzo non può fare la partita moscia che ha fatto»

Polverosi: «Non ho avuto belle sensazioni su Spalletti e la sua Nazionale»
Skopye (Macedonia) 09/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Macedonia del Nord-Italia / foto Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il giornalista Alberto Polverosi ha commentato la prestazione dell‘Italia di Spalletti a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show. Polverosi ha voluto avvertire Spalletti che il mestiere da commissario tecnico è profondamente diverso dal fare l’allenatore di club:

«Non ho avuto belle sensazioni su Spalletti e la sua Nazionale. Luciano rientra tra i primi 10 allenatori al mondo, ma fare il commissario tecnico è un altro mestiere. Lo abbiamo visto già nella questione Chiesa e Pellegrini. Se alleni un club, due calciatori così li valuti giorno dopo giorno e non li mandi a casa. Da ct, invece, hai una responsabilità diversa… Diventa quasi un ruolo politico. Gli auguro di avere successo e di riuscire anche in questo nuovo capitolo, ma ripeto: la Nazionale è un altro mondo».

La prossima partita dell’Italia domani contro l’Ucraina:

«Contro l’Ucraina, ora, mi aspetto una squadra che capisca la gravità del momento. Si rischia di non andare all’Europeo, in maniera molto concreta. Questi siamo, al momento: ovvero poco contro le big, ma contro Macedonia e Ucraina dobbiamo essere di più».

Polverosi vorrebbe vedere di più da giocatori che hanno la qualità nei piedi ma che in Nazionale sembrano perdere una certa cattiveria, come Di Lorenzo:

«Non è permesso a Di Lorenzo, capitano dei campioni di Italia, fare la partita moscia che ha fatto. Così come bisogna chiedere di più a Barella, che è rientrato tra i primi 30 del Pallone d’Oro. E dobbiamo chiedere e pretendere di più da Donnarumma, che fa il portiere nella squadra più ricca al mondo. Anche Tonali, è costato 80 milioni di euro e deve dare di più. È vero che gli stranieri rallentano le scelte della Nazionale, ma il materiale c’è e non bisogna crearsi alibi. Dobbiamo pretendere di più dai calciatori e dall’allenatore: Spalletti è uno dei migliori allenatori al mondo e deve dimostrarlo anche in Nazionale».

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