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Pietrangeli ricorda il tradimento di Panatta e gli altri «Gli dissi “andate tutti affanculo”»

Al Corsera: «Berrettini tornerà, ma ha lo stesso problema di Panatta: gambette che non reggono un busto così forte»

Pietrangeli ricorda il tradimento di Panatta e gli altri «Gli dissi “andate tutti affanculo”»
Torino 20/11/2022 - tennis Atp / foto Imago/Image Sport nella foto: Nicola Pietrangeli ONLY ITALY

Alla soglia dei 90 anni, per cui sta preparando una grande festa, l’ex tennista Nicola Pietrangeli si è regalato un’autobiografia “Se piove, rimandiamo” che  uscirà a breve. Oggi è stato intervistato dal Corriere della Sera su diversi temi, uno su tutti il suo rapporto con Panatta

Qualche giorno fa ad Oggi aveva parlato di lui

«È l’unico degno di misurarsi con me. Ci piace scherzare. Quando gli telefono, esordisco così: “Panatta è finito”. E lui, di rovescio: “Sei ancora vivo?”».

Oggi al Corsera lo definisce ‘traditore’:

«Per me, figlio unico, Adriano era il fratello più piccolo che non avevo mai avuto. Per questo nel 1978 ho sofferto così tanto per il suo tradimento. Nel 1975 in Davis erano usciti al primo turno. Con me capitano vinsero nel 1976, prima e unica volta nella storia, e arrivarono in finale nel 1977. Poi ci fu il processo staliniano. Mi convocano al Jolly Hotel di Firenze. Un plotone d’esecuzione: il presidente federale Galgani, Belardinelli, Panatta, Bertolucci, Barazzutti, Zugarelli. Tutti zitti. “Allora, che c’è?”. Comincia Bertolucci: Nicola, noi non proviamo più per te quello che provavamo prima…». E lei? «Mi alzo, dico “andate tutti affanculo”, e me ne vado» 

Parlando poi dei tennisti di oggi

«Musetti non è il più forte ma è quello che gioca meglio. Sinner ha tutte le qualità per vincere a lungo. Berrettini tornerà, ma ha lo stesso problema di Panatta: gambette che non reggono un busto così forte»

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