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Mancini si aspettava un rilancio della Figc dopo le dimissioni, ma ha trovato il gelo di Gravina (CorSport)

In Figc è prevalsa l’irritazione per i tempi e le motivazioni, non comprese e le dimissioni del tecnico sono state accettate

Mancini si aspettava un rilancio della Figc dopo le dimissioni, ma ha trovato il gelo di Gravina (CorSport)
Db Milano 25/02/2019 - premio Giacinto Facchetti 'Il bello del calcio' / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini-Gabriele Gravina

Roberto Mancini si è congedato dall’Italia con una pec inviata al presidente Figc Gabriele Gravina sabato sera. Il Corriere dello Sport scrive che Mancini sperava in un rilancio della Federcalcio, che però non è arrivato. La risposta, da via Allegri, è stata il gelo, dettato dall’irritazione per i tempi, visto che tra una settimana ci saranno le preconvocazioni per le sfide contro Macedonia e Ucraina e la mancata comprensione delle motivazioni di Mancini. Gravina non ha compreso né i tempi della scelta del ct, a ridosso dalle convocazioni per i prossimi impegni europei dell’Italia, né le motivazioni. Così il presidente della Figc ha semplicemente accettato le dimissioni del commissario tecnico.

Il quotidiano sportivo scrive:

“Un addio scritto sulla sabbia di Mykonos, isole Cicladi, recapitando la lettera, inviata via Pec (posta certificata) e allegando la firma a penna su un foglio bianco, sabato sera in via Allegri. Roberto Mancini non è più il ct dell’Italia. Si è dimesso, pensando invano di sollecitare la mossa o il rilancio di Gravina e della Federazione, gli stessi che lo avevano protetto e difeso dopo l’eliminazione dal Mondiale 2022. Bonus finiti nel gelo, decisione shock. Prevaleva l’irritazione (è un eufemismo) per i tempi e le motivazioni, non comprese, a una settimana dalle preconvocazioni per la doppia sfida europea con Macedonia (9 settembre) e Ucraina (12). Un terremoto azzurro. Le dimissioni sono state accettate”.

Il quotidiano sportivo scrive di una storia finita da un pezzo, tra Mancini e l’Italia, al di là della situazione contrattuale. Ma anche di un addio difficilmente spiegabile, tanto che in Federcalcio si è convinti che dietro ci sia l’offerta dell’Arabia o di un altro grande club.

“Il tentativo di scuotere l’Italia e lo stesso Mancio, portando una ventata di aria nuova nello staff, andavano in una certa direzione, ma l’addio è difficilmente spiegabile. In via Allegri sono convinti che un’offerta in arrivo dall’Arabia Saudita o da un grande club lo abbia spinto verso il divorzio”.

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