A The Athletic: «Investono su giocatori e allenatori per alzare il livello del campionato, noi ci siamo riusciti in 30 anni»

L’amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, è intervenuto sul calciomercato condotto dall’Arabia Saudita rilasciano alcune dichiarazioni a The Athletic. Secondo l’ad inglese, non bisogna preoccuparsi delle offerte faraoniche che arrivano a club e giocatori. Per poter essere a livello dei campionati europei o per raggiungere il livello della Premier, secondo Masters, ci vuole tanto tempo.
Sottolinea The Athletic che la Saudi Pro League ha fretta di diventare uno dei campionati più competitivi al mondo. La risposta di Masters:
«Ovviamente sta accadendo qualcosa di nuovo. La Saudi Pro League ha dichiarato di voler essere una delle prime 10 leghe entro il 2030. Stanno investendo su giocatori e allenatori per cercare di alzare il profilo del campionato e dei club. Ci sono voluti 30 anni per raggiungere la posizione che abbiamo in termini di profilo, competitività e flussi di entrate».
Da qui la tranquillità di Richard Masters. L’ad della Premier non si preoccupa più di tanto, mentre in Italia i petroldollari fanno paura a tifosi e club:
«Al momento non sarei troppo preoccupato ma, ovviamente, i club dell’Arabia Saudita hanno lo stesso diritto di acquistare giocatori come qualsiasi altro campionato. Alla fine, la Premier League è un’operazione da 6 miliardi di sterline all’anno in termini di entrate e quei soldi vengono spesi e reinvestiti nel campo. Tutte le buone competizioni devono avere flussi di entrate per sostenerle».