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Il Milan degli americani sa sfruttare le leggi italiane: 19 giocatori con lo sconto del Decreto Crescita (Libero)

Il club rossonero è un mago degli ingaggi. Dopo l’esonero di Maldini e Massara ha messo da parte l’italianità e puntato alla convenienza 

Il Milan degli americani sa sfruttare le leggi italiane: 19 giocatori con lo sconto del Decreto Crescita (Libero)
Mg Milano 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gerry Cardinale

“Il Milan degli americani ha capito più di tutti come sfruttare una legge italiana. Con Chukwueze, ultimo arrivo internazionale dopo Loftus-Cheek, Reijnders, Pulisic e Okafor, salgono a 19 i giocatori rossoneri che usufruiscono dello sconto fiscale offerto dal Decreto Crescita”.

Libero esalta la politica di mercato del Milan in un pezzo a firma Renato Bazzini.

“Ne usciranno quattro, tra cui Origi, e ne entrerà con ogni probabilità ancora uno (Musah del Valencia), per un conteggio finale che potrebbe essere di 16 calciatori “agevolati”. Lo scorso anno furono 14 per un risparmio totale di 21 milioni, che dovrebbe salire tra i 23 e i 25 milioni secchi: mica spiccioli”.

Dopo l’addio di Maldini e Massara, il club rossonero ha messo in secondo piano l’italianità e si è rivolto all’estero perché conviene.

“Il Milan compra all’estero perché conviene. Ha messo in secondo piano l’italianità dopo l’addio di Maldini e Massara, come dimostrano le cessioni di Tonali e Gabbia, perché pensa che la costruzione di un nucleo azzurro sia troppo onerosa e impossibile in un periodo breve, quale si è posto Cardinale. In più gli americani credono che la vocazione internazionale sia più rivendibile rispetto ad una forte radice territoriale, che ai loro occhi trasformerebbe il club in una realtà troppo locale. Così, in attesa di risalutare Caldara e entrati Sportiello e Colombo, gli italiani agli ordini di Pioli saranno sei, di cui due portieri di riserva e solo Calabria titolare, ma non è un male assoluto, anzi. Se l’obiettivo di un club è avere la squadra più forte possibile al giusto prezzo, il Milan lo sta raggiungendo alla grande. L’esterofilia è spiccata nel Milan anche perché tra le grandi è quella che più di tutte ha cercato di acquistare i cartellini a titolo definitivo, evitando prestiti o formule creative. Aveva i 70 milioni incassati da Tonali quindi ha speso qui e ora senza farsi troppi problemi. I nuovi arrivati sono costati tra i 14 e i 28 milioni, mai di meno o di più, ed è una buona fascia di prezzo considerando le cifre folli che girano in Italia per giocatori con meno esperienza internazionale”.

 

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