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Rudi Garcia a cena da De Laurentiis (Repubblica)

Ha un vantaggio rispetto a tutti gli altri allenatori: è libero. Ha rotto con l’Al Nassr. Ha 59 anni, conosce molto bene il campionato italiano

Rudi Garcia a cena da De Laurentiis (Repubblica)

Rudi Garcia a cena da De Laurentiis. Lo scrive l’edizione nazionale di Repubblica, a firma Matteo Pinci.

Stava calando il sole su Roma quando a due passi dal Quirinale, un’auto con vetri oscurati passa il cancello di casa De Laurentiis. A bordo c’è uno dei candidati a raccogliere da Luciano Spalletti l’eredità di allenatore del Napoli. Si tratta di Rudi Garcia, 59 anni, l’ultimo passato in Arabia Saudita, all’Al Nassr, alle prese con un signore che risponde al nome di Cristiano Ronaldo.

Garcia è libero.

Il suo contratto col club saudita s’è interrotto lo scorso 13 aprile con una comunicazione ufficiale di risoluzione consensuale. Insomma, il francese è libero. Un vantaggio rispetto  a tanti colleghi, a partire da Vincenzo Italiano, sempre indicato tra i favoriti nel toto nomine di casa De Laurentiis. Garcia tra l’altro a Roma è di casa, visto che ha allenato la squadra giallorossa dal 2013 al 2016: due secondi posti, un esonero a stagione in corso, poi il ritorno in Francia (Marsiglia prima, Lione poi) e infine la parentesi araba. 

Rudi Garcia a cena da De Laurentiis (e infatti sarà lui l’allenatore del Napoli)

COSA DICE DI LUI IL CORSPORT MESI DOPO

Garcia è un conservatore, non ama stravolgere il proprio Napoli (Corsport).

Ne scrive Antonio Giordano in vista di Napoli-Unione Berlin match in cui il tecnico potrebbe far rifiatare qualche calciatore (vedi Zielinski):

Garcia è un conservatore, non ama stravolgere il proprio Napoli, ha certezze dalle quali non vuole staccarsi, e però sa che il cronometro ha una centralità nel calcio moderno: la mini-rivoluzione (assai mini) non prevede, ovviamente, eccessi e però da tre a quattro innesti, rispetto al derby di Salerno, sono nell’aria. Ma manca la rifinitura di oggi, poi una nottata (che può portare consigli) e persino un’altra mezza giornata per riflettere, riguardarsi l’Union per decidere con chi affrontarla, orientarsi verso l’Empoli, che arriverà al «Maradona» domenica alle 12.30 e poi ricordarsi che la sosta non è una pausa, semmai fatica supplementare. Qualcosa accadrà, in tre (o quattro) zone del campo. 

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