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Pioli: «Servono giocatori forti e soprattutto intelligenti. A breve incontrerò i dirigenti»

In conferenza stampa: «Servono giocatori che possono giocare ad alti livelli. Campionato sufficiente, abbiamo lasciato per strada qualcosa»

Pioli: «Servono giocatori forti e soprattutto intelligenti. A breve incontrerò i dirigenti»
Db Milano 32/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Il Milan presenta l’ultima sfida di campionato contro il Verona che si gioca la salvezza con lo Spezia, impegnato all’Olimpico contro la Roma. Il Milan non ha molto da chiedere a questo finale di campionato, il posto in Champions è in cassa forte, Pioli adesso può fare un bilancio della stagione in conferenza stampa.

Di seguito le parole del tecnico milanista riportate da Tmw. La prima domanda su Leao:

«Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai dirigenti: il rinnovo di Rafa era una cosa molto sentita. Sono stato molto fiducioso perché conoscevo le volontà del club. e del ragazzo. Oggi scherzando con Rafa dicendo che è stato nel mio ufficio 178 volte in questi 3 anni… Il nostro è un bel rapporto. Solo una squadra forte poteva risollevare la stagione dopo il mese di gennaio. Domani farò loro i complimenti».

La partita con il Verona ha comunque un valore:
«Perché siamo il Milan, perché giochiamo in casa, perché potremmo essere la squadra che ha fatto più punti dopo il Napoli in casa e quindi dobbiamo provare a vincere e a giocare bene».

Pioli su Bennacer:
«L’infortunio di Isma è lungo… Complica la situazione e valuteremo come e dove intervenire».

L’allenatore del Milan fa un bilancio della stagione:
«Eravamo partiti per rivincere qualcosa e non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una grande Champions, un campionato sufficiente, potevamo puntare al secondo posto, ma abbiamo lasciato per strada qualcosa… Può essere una stagione positiva se impareremo qualcosa. È più facile imparare da questa stagione».

Cosa farà Ibra?
«Mi dispiace che Zlatan non sia a disposizione per domani, ci abbiamo provato, ma non è in condizione di scendere in campo. Abbiamo parlato in questi giorni, ma sono cose che devono rimanere tra noi. Il futuro lo deciderà lui e il club».

Ancora su Leao:
«È cresciuto tanto, dentro e fuori dal campo. Non credo assolutamente che il percorso di Rafa sia completato, anzi…».

Ibra ha dichiarato che Galliano lo vorrebbe al Monza:
«Deciderà con grande onestà e motivazione. Abbiamo parlato, ma è giusto che certe cose rimangano tra noi».

Sul Mercato:
«A breve incontrerò i dirigenti. È chiaro che sono qua tutti i giorni e quindi ci siamo già rapportati, ma nei prossimi giorni ci saranno incontri più in profondità su questa situazione del mercato. Faremo le valutazioni per costruire un Milan sempre più forte».

Il peso di Brahim Diaz nella rosa:
«È cresciuto tantissimo, è forte, è cresciuto con noi. Tranne che con Zlatan, con gli altri non ho parlato del futuro».

Che voto dai alla stagione del Milan?
«Maldini è stato generoso dando 8 al Milan… Io a scuola non ero un genio, ma ero contento quando avevo 7. Si deve dividere con l’8 della Champions e il 6 del campionato, quindi 7. Se vuoi essere competitivo per vincere il campionato devi essere più continuo».

I giocatori che Pioli vuole nel suo Milan:
«Servono giocatori e forti, soprattutto intelligenti; non mi interessa destro, mancino, alto o basso… Non c’entra se hanno 18, 25 o 30 anni, ma servono giocatori che possono giocare ad alti livelli. Ora non siamo il Milan che era contento di arrivare sesto, ma dobbiamo essere competitivi per l’Italia e per l’Europa».

Cosa è successo a Dest?
«Ha caratteristiche importanti, ma ha avuto difficoltà ad inserirsi nel nostro sistema di gioco, quindi domani non ci sarà».

Sui tifosi:
«Mi sento solamente di ringraziarli, sono stati eccezionali soprattutto nei momenti difficili con la loro passione e il loro entusiasmo. Cercheremo di salutarli con la miglior prestazione possibile, lo faremo con grande affetto».

Ha intenzione di aggiungere uomini al suo staff?
«Siamo così numerosi che diventa difficile… Valuteremo per migliorare le situazioni che ci hanno visto in difficoltà quest’anno».

A Pioli viene chiesto un parere su Kamada:
«Stasera guarderò Parma-Cagliari, perché son tifoso del Parma… Conosco le squadre tedesche… Kamada non è un giocatore del Milan, lo conosco bene, è un giocatore intelligente».

Cosa consiglierebbe a De Ketelaere?
«De Ketelaere è venuto nel mio ufficio a comunicarmi che andrà all’Europeo U21, credo sia buona soluzione. La situazione di tutti, compresa quella di Charles, le valuteremo dopo».

È soddisfatto del rendimento sulle palle inattive?
«No, potevamo fare meglio…»

Quali sono le certezze di Pioli e del Milan?
«Di una cosa non ho mai avuto dubbi: che i miei giocatori credessero in quello che stiamo facendo, anche quando le cose andavano male. Ho sempre avuto fiducia nella mia squadra. Solo i gruppi così uniti potevano superare un momento così difficile».

Sul rendimento difensivo:
«Se togliete il mese di gennaio sarebbero numeri molto positivi, ma non si può fare… Quel mese lì ha accentuato le difficoltà. Noi ora dobbiamo lottare per vincere e quindi, su entrambi i fronti, offensivo e difensivo, bisogna essere una squadra forte. Club che hanno investito molto più di noi non sono arrivate in semifinale. Probabilmente l’anno prossimo avremo un bagaglio di conoscenze che ci faranno fare meno errori… Chi fa questo lavoro sbaglia».

Domani gara decisiva per il Verona…
«Non saremo noi a decidere se il Verona retrocede, ha fatto tutto un campionato… Non è che possono aspettare l’ultima giornata, domani vedremo se saremo più bravi di loro o meno».

Ancora un’autovalutazione sul suo lavoro da parte di Pioli:
«Non ho fatto un solo errore, ne ho commessi di più sicuramente. Sono già forse troppo autocritico con me stesso… Andremo a vedere ciò che ci ha penalizzato. Il nostro punto di forza è continuare a credere nei propri giocatori. Non abbiamo mai smesso di credere in noi».

Milan più prevedibile quest’anno?
«No, i concetti e i principi sono molto più importanti delle posizioni. Certe volte ci sono riuscite bene le cose, soprattutto contro le grandi squadre…»

Il difetto di quest’anno è stato un pressing alto meno aggressivo?
«Sì, le cose fatte a metà non fanno bene: a volte siamo stati alti ma senza essere aggressivi forte…».

Qual è la domanda che non ti abbiamo fatto?
«È la 60esima conferenza. Ho sempre trovato grande rispetto vostro nel mio lavoro, io ho cercato di fare lo stesso. Sono domande normali, nessun problema… Vi ringrazio tutti, è andata bene, ci vediamo domani».

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