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Savelli: «Allegri e Pioli hanno gonfiato le aspettative fino a rimanerne vittime»

Su Libero: «Stagione insufficiente per entrambi. Il paradosso? Un paio di tecnici promossi cambieranno panchina. Difficilmente lo faranno i bocciati»

Savelli: «Allegri e Pioli hanno gonfiato le aspettative fino a rimanerne vittime»
Db Reggio Emilia 16/04/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Su Libero, Claudio Savelli boccia la stagione di Allegri e Pioli che ieri sera si sono sfidati all’Allianz Stadium. A Torino è bastato il gol di Giroud per certificare la profonda crisi d’identità della Juve e il posto in Champions del Milan. Il “vecchietto” Giroud non ha tradito Pioli.

Il giornalista, giunti alla fine del campionato, dà “il via al valzer dei giudizi”. Fatte le dovute premesse su stagione assurda per la Juve e sul mercato sbagliato per il Milan, Savelli scrive:

«È insufficiente la stagione di entrambi, seppur abbiano alibi e attenuanti. Ne saranno consapevoli anche loro, anche se non lo ammetteranno mai. L’errore comune è stata l’esaltazione iniziale. Nel caso di Allegri è stata dettata dal suo ego, per Pioli invece è nata dallo scudetto vinto. Hanno gonfiato le aspettative fino a rimanerne vittime».

Il bilancio di Allegri:

«Oltre ad un primo posto mai nemmeno sfiorato, la Champions è stata una tragedia, l’Europa League mai brillante e la Coppa Italia persa sul più bello con due gare veramente grigie contro l’Inter. Il fatto grave è il gioco improvvisato, l’impressione chiara a tutti che il 3-5-2 sia stato un modulo di ripiego più che un primo mattone per costruire la squadra del futuro».

Il paradosso della stagione secondo Savelli:

«Gli altri tecnici delle grandi sono tutti sopra la sufficienza, senza che ci sia bisogno di ricordare le lodi meritate da Spalletti. Chi è arrivato dietro in campionato come Mourinho o Italiano ha la possibilità di vincere una coppa europea. Chi è arrivato davanti, come Sarri, ha deluso in Europa, ma ha portato il rendimento della squadra oltre le sue effettive possibilità. Forse un paio dei promossi cambieranno panchina. Difficilmente lo faranno i bocciati».

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