Berrettini, preoccupanti i limiti atletici e le difficoltà nel servizio (Il Messaggero)
Al di dà della sconfitta a lasciare perplessi è il punteggio che fotografa la partita e il modo in cui si sviluppa. Non ha tenuto il passo di un avversario inferiore

Italy's Matteo Berrettini reacts after a point against Britain's Andy Murray during their men's singles match on day two of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 17, 2023. (Photo by Paul CROCK / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --
Ieri Matteo Berrettini è stato travolto 6-1 6-2 dall’amico Lorenzo Sonego al primo turno dell’Atp 250 di Stoccarda. Berrettini è uscito dal campo in lacrime. Oggi il Messaggero si sofferma sul calo fisico preoccupante del tennista romano, che non si è ancora ripreso dall’infortunio. Più che la sconfitta, preoccupa il modo in cui è maturata.
“Al di dà della sconfitta dei precedenti (3-0, uno solo ATP) e dell’etichetta di campione uscente, quel che preoccupa è il punteggio che fotografa la partita. E quindi il modo in cui si sviluppa, evidenziando i preoccupanti limiti atletici di Berrettini, le difficoltà al servizio (4 turni persi su 7), i problemi nel tenere il passo di un avversario che solo sulla carta gli è indietro in classifica (numero 21 contro 41) ma che è in realtà comanda dall’inizio alla fine gli scambi. Mentre Matteo va subito sotto 3-0, non concretizza una occasione del contro break, fa il punto della bandiera con 3 ace ma prende un’altra imbarcata e riscivola ancora sotto, ancora troppo nettamente, 4-0, rischia il 5-0, non riesce proprio a strappare la battuta al solido Sonego (85% con la prima). Né a fermarlo a rete, col passante di rovescio lungolinea che si ferma a rete”.
Le lacrime di Berrettini fanno male e sembra uno scherzo del destino che a sbattergli la porta in faccia, 60 giorni
dopo l’ultima partita, sia il suo miglior amico Sonego. Lorenzo, dopo la vittoria, ha detto:
«Non sono felice per la prestazione di quello che è il mio miglior amico sul circuito. Gli auguro di fare bene nel prossimo torneo. Io ho giocato il mio miglior tennis, ero molto concentrato e cercavo di non pensare che dall’altra parte della rete c’era un amico. Spero solo che Matteo si riprenda subito, sin dalla prossima occasione. E ci rifaccia emozionare».