Xavi su Vinicius: «Se ci sono insulti razzisti smettiamo di giocare. Bisogna mettere fine a tutto questo»

In conferenza: «Qui non ci sono scudi, ci sono persone, e il razzismo va condannato. Non capisco perché devo tollerare insulti mentre lavoro» 

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Db Barcellona (Spagna) 17/02/2022 - Europa League / Barcellona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Xavi

L’allenatore del Barcellona, Xavi Hernández, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Valladolid. Il Barça è già campione della Liga, ma Xavi è intenzionato a vincere per finire bene.

«Andiamo lì per vincere, per ottenere un buon risultato e tireremo fuori la migliore squadra possibile per cercare di ottenere tre punti. Non ci devono essere dubbi. Vogliamo finire bene».

A Xavi è stata chiesta un’opinione sul razzismo nel calcio spagnolo e su Vinicius. Questa la sua risposta:

«In generale, purtroppo, ci sono sempre stati casi di razzismo nel calcio ed è un peccato che ciò avvenga nel 2023. Ogni atto di razzismo va condannato. Qui non ci sono scudi, ci sono persone, e atti di razzismo come quello contro Vinicius al Mestalla vanno condannati».

Alla domanda se le partite, in caso di gesti razzisti, andrebbero interrotte, Xavi risponde:

«Sì. Mi piace la domanda perché ci ho sempre pensato. Sono nel mio ambiente di lavoro, sono in panchina e mi chiamano “figlio di tale”. Non vedo nessun lavoratore o panettiere costretto a subire questo. Ti insultano? Non giocare. Nessun insegnante viene insultato. Se insulti un lavoratore, ti cade un mattone in testa. Devi importi. Non devo sopportare gli insulti durante il mio orario di lavoro. Ci ho sempre pensato, ma è ora di dire basta».

Cosa proporresti con il resto dei club? Xavi:

«Non sta a me decidere, ma dovremmo unirci e fare i duri. È una questione di educazione. Se vado a teatro e non mi piace lo spettacolo, non insulto. E gli arbitri, ecc. Bisogna togliersi la maglietta quando succede. Vinicius è una persona, devi difendere chiunque, al di sopra di qualsiasi maglia. Bisogna difendere non Vinicius in particolare, ma il professionista del calcio. Dobbiamo difendere la professione del calciatore, dell’allenatore, del giornalista. Ci ho sempre pensato, ma ora che mi trovo in questa situazione ne approfitto per dirlo».

Vinicius ha rilasciato una dichiarazione questa domenica. Ha parlato della Spagna come di un paese razzista. Xavi:

«Non credo che dobbiamo arrivare al punto di dire che la Spagna è razzista o che LaLiga è razzista. Ma ci sono stati atti di razzismo. Ed è difficile dare l’esempio e non riprendersi se vieni insultato. Ed è quello che succede a Vinicio. Ma la Spagna non è razzista».

In cosa dovrebbe migliorare il Barcellona la prossima stagione?

«Avere più mentalità vincente. Non peccare per eccesso di ambizione. Vogliamo vincere tutti i titoli la prossima stagione. Vedremo fino a che punto potremo spingerci in termini di trasferimenti, ma stiamo già programmando e vogliamo lottare per tutto».

Xavi parla anche di Messi:

«Dipende da molte cose. Posso dire poco. È una persona spettacolare e vedremo se ce la farà. Dipende dalla sua intenzione, da Messi».

 

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