Per Spalletti il rinnovo non è una questione di soldi, ma di empatia da ritrovare e di progetto (CorSport)

Il tecnico avrebbe gradito parlare con De Laurentiis prima della pec. Il problema è il clima che va rasserenato e le idee che vanno discusse

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Db Napoli 07/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il Corriere dello Sport torna sul futuro di Spalletti al Napoli e sul rapporto del tecnico con il presidente De Laurentiis. Il Napoli ha esercitato l’opzione per il rinnovo di un altro anno inviando all’allenatore una pec. Spalletti non ha gradito di non esserne stato informato almeno con una telefonata. Non ne fa una questione di soldi, ma di un clima non più sereno come prima e, soprattutto, di progetto per il Napoli del futuro.

Il quotidiano sportivo scrive:

“Luciano Spalletti ha un contratto con il Napoli, ha firmato due anni fa, biennale con possibilità di rinnovo concessa al club: è accaduto tutto, giuridicamente perfetto, però senza aggiungerci tracce di dialogo, quel senso colloquiale ed amicale che non può appartenere alla burocrazia. De Laurentiis ha lasciato partire la pec, l’ha accompagnata con una lettera ufficiale che annunciasse l’operazione e poi s’è dimenticato di contattare l’allenatore. Che una parolina l’avrebbe scambiata volentieri, tanto per dirsi qualcosa, ad esempio condividere un Progetto e provare anche legittimamente a sottoscriverlo, visto che alcune cose sono successe (l’addio di Giuntoli) e altre potrebbero verificarsi: il mercato è un’insidia imprevedibile, può comparire dalla sera alla sera un potenziale acquirente per Osimhen e un allenatore gradirebbe comprendere quali strategie sarebbero in gestazione”.

Il discorso, insomma, non riguarda l’aspetto economico. Il problema è anche l’empatia con il presidente, che è diminuita rispetto all’inizio e il clima che va rasserenato.

“Spalletti non ne fa una questione di soldi, forse di un’empatia che è andata un po’ sparendo, di un clima che va rasserenato, di idee che vanno sistemate sul tavolo. Perché prevenire è sempre meglio che curare”.

 

 

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