Mauresmo: «Giochiamo almeno le finali femminili degli Slam su 5 set»

La direttrice del Roland Garros al Telegraph: "Anche da giocatrice mi sarebbe piaciuto, ma è una cosa che va programmata"

Mauresmo

In un momento in cui il tennis femminile non se la passa benissimo, raccogliendo torneo dopo torneo polemiche per il diverso trattamento non solo economico rispetto agli uomini, Amelie Mauresmo, direttrice del Roland Garros, “adorerebbe” che almeno la finale femminile fosse al meglio dei cinque set.

Quello che ho sempre pensato – dice al Telegraph l’ex giocatrice francese – anche da giocatrice, è che mi piacerebbe giocare una finale Slam al meglio di cinque set. “È una cosa che avrei davvero amato, ed è sicuramente qualcosa a cui penserei davvero, se potesse aggiungere qualcosa al tennis femminile”.

Solo la finale però, per un problema di spazi del torneo: “Forse anche dai quarti, o dalle semifinali. Il fatto è che non puoi cambiare così. Perché richiede una preparazione diversa da parte dei giocatori. Passerebbe attraverso un processo diverso di diversi anni, magari inizi con la finale”.

Mauresmo alla sua prima edizione da direttrice, lo scorso anno, beccò pesanti critiche per aver programmato partite maschili per nove sessioni notturne su dieci sul centrale. E ha dovuto scusarsi per aver detto che le partite maschili sono più attrattive in questa era del tennis, rispetto a quelle femminili.

“Alcune persone mi hanno chiesto prima di questa edizione: ‘Allora, hai intenzione di fare cinque incontri maschili e cinque incontri femminili alla sera?’ Non lo so, per me la priorità nell’uguaglianza è sicuramente avere due donne e due uomini in ogni campo ogni giorno. Ma è difficile. Non esiste una soluzione perfetta. Perché abbiamo 15.000 persone che acquistano i biglietti per quella partita per 10 giorni, quindi davvero penso a quale sarebbe la migliore partita della giornata. Non posso pensare diversamente al momento su questo”.

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