Juventus, difesa demolita e intero impianto accusatorio confermato (CorSport)
La penalizzazione resta, sarà solo ridefinita: -15 o -9. E l'effetto dovrà risultare percepibile sui risultati della Juve in questa stagione

Juventus FC President Andrea Agnelli reacts during the final of the Italian Cup (Coppa Italia) football match Atalanta vs Juventus on May 19, 2021 at the Citta del Tricolore stadium in Reggio Emilia. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)
Sul Corriere dello Sport, Alessandro Giudice commenta le motivazioni della decisione del Collegio di garanzia del Coni relative alla penalizzazione di meno 15 revocata alla Juventus. Le motivazioni della difesa bianconera ne escono completamente demolite e l’impianto accusatorio di Chiné, che aveva portato alla penalizzazione del club in campionato, ne esce totalmente confermato, nella sua interezza.
“Ne escono demolite le argomentazioni fondamentali della difesa e confermato, nella sua interezza, l’impianto accusatorio che aveva portato alla penalizzazione di punti”.
I ricorsi della Juventus che contestavano l’illegittimità dell’istanza di revocazione proposta dalla Procura Federale sono stati respinti. Il Coni ha riconosciuto che Chiné ha operato correttamente aprendo un nuovo processo sportivo.
“Chiné operò correttamente attivando un nuovo giudizio sportivo, dopo l’assoluzione del 2022”.
Allo stesso modo, sono giudicati infondati i ricorsi della Juventus che contestavano la violazione dei diritti della difesa, ovvero i principi del contraddittorio e del giusto processo. Non cambia nemmeno il capo di imputazione, dall’articolo 31 all’articolo 4.
La sanzione resta, sarà solo ricalibrata: arriverà una penalizzazione di 15 punti in classifica oppure di 9, che era la richiesta originaria della Procura Figc. E la penalizzazione dovrà comunque rispettare il principio di afflittività, dunque essere applicata alla stagione in corso. L’effetto dei punti sottratti in classifica dovrà essere percepibile sui risultati della Juve, che ne usciranno inevitabilmente penalizzati.
“Con tali premesse, la corte ricalibrerà la sanzione solo per tenere conto degli amministratori non esecutivi mentre la sanzione per i quattro dirigenti apicali è ora definitiva, con ridefinizione del numero di punti. Dovrà in ogni caso rispettare il principio di afflittività e applicare la sanzione alla stagione in corso. I punti da sottrarre saranno 15 (con motivazioni coerenti) oppure meno di 15 o i 9 chiesti da Chiné ma l’effetto dovrà comunque risultare percepibile sui risultati della Juve che ne usciranno, inevitabilmente, penalizzati”.