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Il Milan paga il prezzo di una squadra costruita male in estate (Gazzetta)

Dopo lo scudetto, invece di intraprendere un mercato che compensasse la rosa è stato fatto un mercato creativo di scommesse tutte perse

Il Milan paga il prezzo di una squadra costruita male in estate (Gazzetta)
Db Riad (Arabia Saudita) 18/01/2023 - Supercoppa Italiana / Milan-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paolo Maldini-Federick Massara

Stefano Barigelli scrive di Inter e Milan sulla Gazzetta dello Sport. L’editoriale è dedicato all’Inter che ieri sera è approdata in finale di Champions League.

Barigelli elogia Inzaghi, che è stato capace di un’impresa.

“L’abbiamo criticato in campionato, perché una squadra che va a giocarsi l’Europa contro Haaland o Benzema non può perdere undici partite, ma oggi gli va riconosciuto il merito notevole di aver retto alle pressioni di un ambiente esigente, di aver tirato fuori dai suoi prestazioni di qualità, di aver gestito senza errori le partite decisive portando nella condizione migliore una rosa completa, competitiva, determinata”.

L’Inter può vincere la Champions, scrive Barigelli, perché sfrutta una rosa che in Italia non ha nessuno.

“Se adesso può riuscirci in Champions è perché ha a disposizione un gruppo che in Italia non ha rivali. L’Inter tra parametri zero, anziani recuperati, giocatori in leasing, incarna bene la capacità italiana di adattarsi a un mercato dominato dalle follie dei super club avendo comunque la missione di competere in campionato e di andare avanti in Europa”.  

Il Milan, invece, ha esaurito la scorta dei miracoli.

“Il Milan ha finito la scorta dei miracoli. L’eliminazione è il conto che paga agli errori d’estate. Lo scudetto conquistato con la compartecipazione suicida dell’Inter è stato frainteso: anziché intraprendere una campagna acquisti fondata su alcune certezze tecniche per compensare le lacune della rosa, è stato scelto dal Milan un mercato creativo, con molte scommesse. Possiamo ora dire quasi tutte perse”.

Ora il club rossonero ha scelto di rinnovare Leao, ma da ora in avanti occorreranno scelte fatte per bene.

“Il quinto posto in campionato, la distanza siderale dal Napoli, l’età di alcuni giocatori fondamentali, la pochezza della rosa, consigliano ai dirigenti coraggio e determinazione. Credo che Pioli in questa stagione deludente abbia fatto il massimo con una squadra costruita male. I risultati sono stati largamente inferiori alle attese, tuttavia sarebbe sbagliato fargliene una colpa. Non sarà certo la Gazzetta a sostenere un cambio in panchina”.

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