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Il chirurgo che ha fatto il trapianto di capelli a Conte: «Ho cambiato le vite di molti giocatori»

Il Telegraph intervista il dottor Hasson: «Devi avere una personalità forte per accettare la calvizie. Rooney con le sue parole ha rimosso lo stigma del trapianto»

Il chirurgo che ha fatto il trapianto di capelli a Conte: «Ho cambiato le vite di molti giocatori»
Mg Milano 14/02/2023 - Champions League / Milan-Tottenham / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Il Telegraph apre la sua pagina sportiva affrontando il tema della calvizie nello sport. E quale miglior testimonial se non Antonio Conte, l’allenatore ex Juve ed ex Inter, che in Italia veniva preso in giro proprio per sua capigliatura.

Ormai tutti ricordano le immagini di Antonio Conte calciatore a fine carriera, con un evidente problema di calvizie. Magicamente, anni dopo, ritorna sulla panchina juventina, con una folta chioma. Anche il Telegraph se ne ricorda:

L’allenatore vincitore della Premier League aveva già subito due interventi chirurgici in Italia prima di rivolgersi ad Hasson per trovare una soluzione definitiva. Conte, 53 anni, la cui perdita di capelli era iniziata da giocatore quando aveva vent’anni, ha parlato raramente del suo intervento chirurgico. Quando era allenatore della Juventus ci sono stati tentativi di ridicolizzarlo con fotomontaggi di un gatto in testa. Conte rimaneva impassibile. Rivelò a un giornalista televisivo italiano di essere andato a Vancouver per un intervento chirurgico e che era molto contento dei risultati“.

La chiave di volta è proprio Vancouver. Lì si trova lo studio di consulenza del dottor Victor Hasson, esperto di trapianti di capelli, che ha rilasciato un’intervista al quotidiano inglese.

«Ho lavorato su giocatori le cui vite sono cambiate. (…) Devi avere una personalità abbastanza forte per ignorare e accettare la calvizie. Ci sono alcune persone che riescono a farlo, ma la maggior parte delle persone preferisce mantenere l’aspetto giovanile. Guardo Nadal e ogni anno sta peggiorando. Penso, “wow” se potessi mettere le mani su quel ragazzo…».

Hasson ricorda che le parole di Rooney sul suo trapianto di capelli – nel 2011 – furono molto importanti:

«Ha rimosso lo stigma. Anche in Canada la gente parlava normalmente di trapianti di capelli. Quello che ha fatto Rooney è stato un grande servizio per gli uomini in generale».

Scrive il Telegraph che il problema è talmente sentito tra i calciatori che

nel 2009, l’Agenzia mondiale Antidoping ha tolto il farmaco anti-perdita di capelli finasteride dalla lista di sostanze proibite. Era stato usato in passato come agente mascherante per uso steroideo. Il brasiliano Romario risultò positivo a un test antidoping nel 2007 proprio la finasteride, dicendo in seguito che la stava usando per curare la caduta dei capelli.

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