Se la Juve non si dissocerà ufficialmente dalla Superlega, la Uefa la escluderà dalle coppe (Gazzetta)
Dopo l'intervista di Agnelli al Telegraph, Ferrero chiamò Nyon per dissociarsi, ma quando la Uefa ha chiesto di pubblicizzare la decisione il club non ha più risposto

UEFA President Aleksander Ceferin (R) shows his mobile phone to Juventus FC President Andrea Agnelli following his re-election, at the 43rd Ordinary UEFA Congress on February 7, 2019 in Rome. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)
La Uefa è pronta ad escludere Real Madrid, Barcellona e Juventus dalle coppe europee se non arriverà una formale presa di distanza dalla Superlega prima del verdetto della Corte Ue. A Nyon sperano di recuperare almeno la Juve. Il giorno dopo l’intervista di Andrea Agnelli al Telegraph, infatti, il club chiamò la Uefa per dissociarsi dalle parole del suo ex presidente, ma quando la Uefa ha chiesto di farlo in maniera pubblica e ufficiale il club bianconero non ha più risposto.
La Gazzetta dello Sport scrive:
“Conto alla rovescia verso il caos. Conto alla rovescia verso la sentenza della Corte Ue sulla Superlega. Tutto può succedere, ma il parere dell’Avvocato generale sembra sbarrare qualsiasi strada ai sogni proibiti di Real Madrid, Barcellona e Juventus che rischiano di restare fuori dal calcio. Quel giorno potrebbe essere il caos: per questo l’Uefa spera che qualcosa succeda prima, per “recuperare” almeno la Juve. Altrimenti sarà pugno di ferro”.
La posizione della Juve rispetto agli altri due club è diversa per un motivo preciso.
“la nuova presidenza aveva illuso l’Uefa di una svolta. Invece, niente. Quando Agnelli ha fatto l’intervista al “Telegraph”, insistendo con la Superlega, è squillato il telefono di Nyon. Una telefonata privata della Juve per dissociarsi da quelle parole. Ma alla replica Uefa – «la vostra presa di distanza è pubblica?» – non è mai seguita risposta. Un silenzio rumorosissimo. Per Nyon un segno di continuità totale con la gestione Agnelli. Con tutte le
conseguenze del caso”.
La Juve è a un bivio, anche perché Superlega e processi sono collegati a filo doppio, scrive la Gazzetta.
“L’Uefa indaga in parallelo con Figc e procura di Torino. Ha il potere di non ammettere nelle coppe un club per
“antisportività” a prescindere dalle condanne. Inoltre, se le cifre del bilancio fossero false, salterebbe l’accordo sul Fairplay. Meglio non nascondersi una cosa: la sentenza Uefa sarà anche “politica”. Champions League out per una Juve ribelle, più comprensione per una Juve rientrata nel sistema. La Juve lo sa. E Nyon non accetterà pentimenti di comodo successivi alla sentenza”.