«Per le squadre francesi l’Uefa dovrà inventarsi una nuova “coppa dei falliti”» (L’Equipe)

Sono fuori da tutto, e non l'hanno presa bene: "Riponiamo lo sciovinismo nell'armadio, guardiamo gli altri andare avanti come al solito"

Donnarumma psg

Paris Saint-Germain's Italian goalkeeper Gianluigi Donnarumma reacts during the UEFA Champions League round of 16, 2nd-leg football match FC Bayern Munich v Paris Saint-Germain FC in Munich, southern Germany, on March 8, 2023. (Photo by CHRISTOF STACHE / AFP)

“E i francesi che si incazzano…”, non per Bartali, ma un po’ stanno accusando il loro definitivo addio alle coppe europee. Eliminato anche il Nizza dalla Conference League, non hanno nemmeno una squadra sopravvissuta. E sono costretti ad osservare le cinque semifinaliste italiane. Insomma, rosicano. E non ne fanno un mistero. Sull’Equipe lo scrive Mélisande Gomez: “In attesa che la Uefa lanci un nuovo evento, il “Seminario di Europa League” o la “Coppa delle città che falliscono”, per esempio, la primavera ci ha regalato l’ennesima serata di disincanto, che i nizzardi hanno iniziato perfettamente prima di chiuderla in un incubo”.

Bisogna riconoscere un certo savoir-faire del nostro calcio in questo scenario già visto e rivisto, dove il valoroso club francese logicamente favorito contro una squadra più piccola finisce per liquefarsi senza apparenti motivi”.

Alla Francia “non resta che questa spirale di sei partite senza vittorie e la vicenda Galtier, l’argomento di cui parlano tutti nel mondo ma di cui nessuno vuole parlare in Francia”. “L’Europa andrà avanti senza di noi, anzi senza i nostri club, perché la seguiremo con un peso sullo stomaco. Questa è la tortura del tifoso francese tra il martedì e il giovedì sera: mette il suo sciovinismo nell’armadio, da cui tira fuori la classifica dell’indice Uefa, per scoprire, in generale, che la minaccia si avvicina”.

La minaccia per L’Equipe che andando avanti così la Francia perderà un posto per la Champions. Ed è quasi un bene, “passeremo meno serate a guardarli cadere, uno dopo l’altro”.

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