La prestazione del Napoli, dopo la botta di Champions, è roba da uomini veri (Gazzetta)
Il magnifico sinistro al volo di Giacomino Raspadori legittima una volta di più lo splendido scudetto del Napoli: esecuzione splendida

Mg Torino 23/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori
“All’ultimo respiro, come quella volta Koulibaly. Ma stavolta lo scudetto non scapperà”, scrive la Gazzetta. Il Napoli potrà festeggiarlo già domenica prossima ad ora di pranzo, se la Lazio non batterà l’Inter e se, il giorno prima, avrà battuto la Salernitana.
“Se c’era un modo per togliersi di dosso, in una notte sola, la violenta delusione per l’eliminazione dalla Champions, eccola: saccheggiare lo stadio di una rivale storica, la Signora degli scudetti, all’ultimo minuto, dopo aver tremato per due gol subiti e annullati (giustamente). Il popolo non poteva chiedere di più. Nel 2018 l’eroe era grande e grosso, salito in cielo come un gigante: Koulibaly. Stavolta, un ragazzo, piccolo e giovane, troppo giovane per Allegri, che quest’estate non l’ha voluto. Il magnifico sinistro al volo di Giacomino Raspadori legittima una volta di più lo splendido scudetto del Napoli. Una prestazione del genere, dopo la botta di Champions, è roba da uomini veri. Spalletti ha stritolato la Juve (5-1) quando era al top. Ora che ha tanti giocatori stanchi e in affanno, compresi Kvara e Osimhen, ha vinto lo stesso. Perché quando hai un gioco forte, resti in piedi anche con giocatori deboli. Si spiegano così 19 punti di vantaggio sulla Juve. Che ha solo i giocatori”.
La Gazzetta continua:
“come gioco collettivo, la creatura di Allegri è cresciuta troppo poco negli ultimi due anni. Questo è il vero peccato originale”.
Allegri ha iniziato lasciando in panchina Chiesa, Vlahovic e Di Maria, partendo in modalità risparmio energetico in vista dell’appuntamento di Coppa Italia e la Juventus è partita meglio, sotto la spinta dello Stadium.
“Anche stavolta il Napoli mostra la polvere che ha coperto le ultime prestazioni. Palla e gambe hanno perso la velocità dei giorni belli”.
Ma con il passare del tempo il Napoli ha preso in mano la partita mentre la Juve, “come le succede altrettanto spesso, si spegne nella confusione delle idee e nell’approssimazione della rifinitura”.
Alla fine, il colpo di Raspadori.
“In uno stadio livido, arriva la sentenza di Raspadori al 48’: esecuzione splendida. Il Napoli va a farsi bello per la festa. La Juve, con la spada giudiziaria sulla testa, dovrà sgobbare duro per difendere il posto in Champions. Ma prima dovrà passare a casa di Lukaku, che attende con la mano alla fronte”.