De Zerbi, la lite con Stellini gli costa il Tottenham? «È una mina vagante. Fa sembrare Conte mite»
Per The Athletic il presidente del Tottenham Levy dovrebbe pensarci, prima di chiamarlo in panchina. E pare che abbia cambiato idea

Brighton's Italian head coach Roberto De Zerbi reacts ahead of the English Premier League football match between Brighton and Hove Albion and Crystal Palace at the American Express Community Stadium in Brighton, southern England on March 15, 2023. (Photo by ADRIAN DENNIS / AFP) /
La partita tra Tottenham e Brighton è finita con la vittoria degli Spurs e l’espulsione di entrambi i tecnici, Stellini e De Zerbi. Al 59′ l’arbitro ha mostrato ad entrambi il cartellino rosso, dopo una rissa tra le due panchine per l’annullamento, da parte del direttore di gara, del 2-1 del Brighton per un fallo di mano di Mac Allister.
Non è ancora chiaro cosa abbia generato la reazione dei due allenatori, anche se tutto potrebbe essere rimandato alle dichiarazioni della vigilia in cui Stellini, quando gli è stato chiesto un parere sul lavoro di De Zerbi al Brighton, aveva un po’ sminuito l’operato del collega subentrato al posto di Graham Potter.
«De Zerbi ha potuto beneficiare dell’ottimo lavoro fatto da Potter. Inoltre credo che abbia trovato una buona soluzione nell’adottare il suo stile perché i giocatori si conoscono bene. Questo è sicuramente un vantaggio perché è possibile pianificare molto bene la partita».
Evidentemente De Zerbi non ha gradito. E infatti, ieri, gli animi erano già caldi al momento in cui le squadre sono scese in campo per l’allenamento. Stellini e De Zerbi sono stati immortalati mentre si stringevano la mano in modo poco amichevole, con De Zerbi che parlava in tono concitato al collega, puntandogli il dito contro.
Nel post partita, De Zerbi ha commentato:
«Sono cose personali. Sono abituato a rispettare tutti fuori e dentro il campo, soprattutto gli allenatori. E non mi piace quando le persone non mi rispettano, ma sono situazioni normali nel calcio. Stellini mi ha mancato di rispetto. Gli ho detto qual era la mia opinione, la mia idea, non parolacce, solo la mia opinione».
De Zerbi ha parlato di pressioni della panchina del Tottenham sull’arbitro:
«Non ho fatto pressioni sull’arbitro durante la partita. Non mi piace quando l’altra panchina mette pressione sull’arbitro. Dobbiamo aiutare l’arbitro a non essere sotto pressione in questo stadio, in questa atmosfera. Mi dispiace, ma nella mia carriera è la prima volta che ho così tanti cartellini rossi. Abbiamo giocato due partite con me in tribuna e le abbiamo vinte entrambe, penso che non ci sia nessun problema. Quando ero nello spogliatoio c’era una chiara penalità per Mitoma. Forse ho cambiato campionato e devo cambiare abitudini».
Stellini ha cercato di glissare:
«Posso solo dire che quello che succede in campo rimane in campo. A volte sembra qualcosa di brutto, ma non lo è. Questa è la mia seconda partita da allenatore del Tottenham e voglio dare rispetto a tutti i dirigenti della Premier League. Quando parlo di manager, parlo ogni volta come se fossi una persona che deve imparare da tutti i manager che lavorano in Premier League. Quindi non parlo di tutto ciò che accade in campo».
Sul cartellino rosso, Stellini ha aggiunto:
«Devo gestire la panchina e tenere tutti calmi. Ma in quel momento ero concentrato sui giocatori, volevo parlare con i giocatori e ho perso la concentrazione sulla panchina. Questa è la regola: devo rispettarla, ma penso anche se si guarda a quello che è successo, sono stato educato e calmo».
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The Athletic oggi commenta l’accaduto.
“Se il presidente del Tottenham Daniel Levy pensava di essere saltato fuori dalla padella scacciando Antonio Conte, allora potrebbe pensare che scegliendo di sostituire l’italiano con il suo connazionale De Zerbi si sarebbe gettato direttamente nel fuoco”.
Il quotidiano inglese ipotizza che sia proprio il comportamento di De Zerbi in Premier ad averlo penalizzato, agli occhi del Tottenham, che quindi avrebbe abbandonato l’idea di chiamarlo in panchina.
“Il cartellino rosso che gli è stato mostrato sabato è il secondo in stagione. De Zerbi ha anche scontato uno stop per aver guadagnato altri quattro cartellini gialli. Fa sembrare Conte straordinariamente mite. C’erano già timori all’interno del Tottenham per il temperamento di De Zerbi e questo avrà solo confermato le teorie che è una mina vagante. Immaginate solo cosa potrebbe fare lavorando per il notoriamente difficile Levy, dato quello che ha fatto a Conte e ai suoi predecessori”.
Finora, continua The Athletic, Levy è stato riluttante a richiamare Pochettino,
“ma un ritorno dell’argentino deve sembrare infinitamente più preferibile alla possibilità di nominare De Zerbi”.