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Sinner: «Ho 21 anni, sto lavorando molto sul fisico. Giocare con Alcaraz mi rende migliore»

Ha concesso un’intervista all’Atp: «posso ancora migliorare. Penso che non ho ancora realizzato il 100% del mio potenziale»

Sinner: «Ho 21 anni, sto lavorando molto sul fisico. Giocare con Alcaraz mi rende migliore»
2022 Londra (Inghilterra) - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

Jannik Sinner si avvicina al Master 1000 di Miami, dopo la sconfitta subita in semifinale a Indian Wells contro il nuovo numero uno del ranking mondiale Carlos Alcaraz. L’altoatesino ha rilasciato un’intervista all’Atp a poche ore dall’esordio nel torneo, al via domani:

«Da Alcaraz imparo molto, penso che mi renda un giocatore migliore. Mi spinge al limite, ed è quello che provo a fare con lui. Ora lui è a un livello un po’ più alto del mio. L’anno scorso ha avuto una stagione incredibile, ora è tornato numero 1 del mondo. Punto a raggiungere quel che ha ottenuto, so che potenzialmente posso farcela, ma devo lavorare duro».

A Miami l’italiano, 11 del ranking, esordisce contro il numero 58, il serbo Laslo Djere:

«Ho iniziato bene la stagione. Ho vinto un torneo a Montpellier, fatto la finale a Rotterdam e in semifinale a Indian Wells. Spingo sempre, ogni volta che scendo in campo, e provo a dare il massimo: è la sola cosa che posso controllare. Sono contento di dove sono, spero di continuare a mantenere questo livello».

L’italiano punta comunque l’asticella sempre più in alto:

«Il livello di tennis c’è, ed è la cosa più importante per me. L’ho già mostrato quest’anno, ho dimostrato di essere pronto fin dall’inizio della stagione. Ma so che posso ancora migliorare. Penso che non ho ancora realizzato il 100% del mio potenziale. Sono giovane, ho 21 anni. Stiamo lavorando tanto sul fisico. Fisicamente mi sento molto meglio di com’ero a questo punto della stagione un anno fa, e l’anno prossimo sarò ancora più solido da questo punto di vista. Anche tecnicamente stiamo lavorando tanto per aggiungere dettagli al mio gioco, per variare di più. Non ti so dire a che percentuale sono adesso, ma sento che i margini per migliorare sono ancora piuttosto ampi».

 

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