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Jannik Sinner vince l’Atp di Montpellier e torna ad alzare un trofeo

Battuto l’americano Cressy in due set, 7-6 e 6-3. «La chiave è stata tenere il servizio. Sono felice del primo set, nel tiebreak lui ha sbagliato qualcosa»

Jannik Sinner vince l’Atp di Montpellier e torna ad alzare un trofeo
2022 Londra (Inghilterra) - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

Jannik Sinner batte  Cressy a Montpellier, eguaglia Berrettini per numero di titoli vinti (entrambi sette trofei in bacheca) e da domani ritorna nella top 15 del Ranking mondiale.

Bastano due set a Sinner per superare lo statunitense, 7-6 e 6-3 a Maxime Cressy, l’avversario capace di eliminare Rune in semifinale.

Gazzetta festeggia il trofeo del giovane tennista italiano ricordando che il trofeo mancava ormai da troppo tempo per uno con le sue qualità.

Vuol dire riannodare i fili da dove aveva lasciato, un anno fa, dopo la grande rivoluzione tecnica che aveva scelto di intraprendere affidandosi a Simone Vagnozzi. Una scelta da molti considerata follia ma che pian piano sta rivelando un giocatore sempre più propositivo e vario.

La partita nel primo set si è rivelata equilibrate, solo al tie break Sinner prende in mano la situazione. Nel secondo set Jannik parte subito aggressivo e Cressy alza mene il muro difensivo.

Nell’ottavo game il numero 1 azzurro si porta 30-0 su servizio avversario e poi ha due palle break per portarsi 5-3. La volée di Cressy è fuori e Jannik va a chiudere per il titolo. Il digiuno è finito, è il 7° sigillo.

Sinner quindi raggiunge Matteo Berrettini a quota 7 titoli ATP in carriera. Davanti a loro hanno due mostri sacri del tennis italiano come Adriano Panatta (10) e Fabio Fognini (9). C’è una piccola differenza che contraddistingue Sinner: è il più giovane ad aver conquistato il 7° titolo, a 21 anni e 6 mesi.

Queste le parole di Sinner durante la premiazione:

«La chiave è stata tenere il servizio. Sono felice del primo set, nel tiebreak lui ha sbagliato qualcosa. Nel secondo set ho avuto meno chance, ma ho continuato a servire bene».

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