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Gollini: «A Napoli ho trovato me stesso, a Firenze mi prendevano in giro»

A Dazn: «Spalletti è stato molto umano con me, i primi sei mesi sono stati brutti. Non avevo più voglia di giocare a calcio»

Gollini: «A Napoli ho trovato me stesso, a Firenze mi prendevano in giro»
Foto della SscNapoli

Il portiere del Napoli, Gollini, titolare oggi contro l’Atalanta per un infortunio all’ultimo minuto di Meret, ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la vittoria

«Ho sempre creduto nelle mie qualità, quando giochi in una squadra del genere tutto viene più facile. E’ bello giocare con loro, ti diverti, ci divertiamo in allenamento ed è stato un debutto speciale soprattutto contro l’Atalanta. Far parte di questo gruppo mi ha aiutato ad essere sereno e fare la partita che ho fatto”»

Quanto ti è diventato automatico dosare il lancio per Osimhen?

«Sono cose abbastanza naturali, ci alleniamo sempre tutti alla stessa maniera perché non fa differenza tra titolari e quelli che giocano di meno. Per un giocatore è una cosa che ti aiuta»

Vi siete detti qualcosa con Spalletti a fine gara?

«E’ stato molto umano con me da quando sono arrivato, i primi sei mesi a Firenze sono stati duri e non avevo più voglia di giocare. Avevo perso la passione, ho vissuto dei momenti difficile e arrivando a Napoli ho ritrovato me stesso. Il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo»

Cosa è successo a Firenze?

«Non mi era mai capitato nella mia carriera di sentirmi preso in giro, siamo pagati per allenarci al massimo però per me il calcio è sempre stato la mia vita e quando non sto bene faccio fatica ad esprimermi in campo. Quando ero a Bergamo mi sentivo come in una famiglia, la stessa cosa che succede a Napoli»

Che giocatore è Kim?

«E’ un mostro, non lo conoscevo e mi ha fatto capire quanto è forte. E’ un ragazzo che ha tante componenti»

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