Dalla Figc: «le plusvalenze in confronto alle manovre stipendi Juve sono niente» (CorSport)

Oggi Chiné chiuderà il fascicolo. Ipotizzabili 30-40 punti di penalizzazione complessivi. In Corte d'Appello «scandalizzati» per gli atti dell’inchiesta Prisma

La Juventus non subirà un'altra penalità Comunicato stipendi Juventus juve sindaci Elkann figc sandulli giustizia

Db Villar Perosa (To) 12/08/2018 - amichevole / Juventus A-Juventus B / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Fabio Paratici-John Elkann-Pavel Nedved

«Le plusvalenze in confronto sono niente». È quello che si sussurra in ambienti federali a proposito dell’inchiesta relativa alle manovre stipendi e agenti della Juventus. Lo scrive il Corriere dello Sport in un articolo a firma di Giorgio Marota. Le accuse sono molto circostanziate. Oggi ci sarà la chiusura delle indagini. La Corte d’Appello si è detta scandalizzata per quanto ha letto negli atti.

Il quotidiano sportivo scrive:

«Le plusvalenze in confronto sono niente» si sussurra in ambienti federali riguardo ciò che attende il club bianconero. Si chiama ‘manovra stipendi e manovra agenti’ il nuovo fascicolo che oggi il procuratore Giuseppe Chinè ultimerà dal punto di vista formale, facendo partire ufficialmente l’avviso di chiusura indagini all’inizio della settimana”.

Tra lunedì e martedì gli avvocati della Juventus riceveranno il documento via pec. Poi scatteranno i termini per la difesa. Una difesa che però, stavolta, non sarà così semplice.

“E stavolta dovrà respingere accuse ancora più circoscritte rispetto al caso plusvalenze dove, in due diversi gradi di giudizio, non è stato possibile definire il reale valore delle operazioni finite sotto indagine ma è stato altresì riconosciuto, a fine gennaio 2023, nel processo di revocazione, un ‘sistema volto a eludere le norme’ come l’ha definito la Corte d’Appello. I componenti della Corte si sono detti «scandalizzati» per ciò che hanno trovato nelle 14mila pagine dell’inchiesta Prisma, mentre la Juve considera la decisione totalmente infondata”.

Sembra scontato un altro deferimento per Agnelli e gli altri dirigenti implicati e altri punti di penalizzazione, tanto da arrivare a 30-40 in tutto.

“Sembra scontato un altro deferimento per Agnelli, Paratici e gli altri dirigenti”.

Potrebbero essere contestati loro di nuovo l’articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva, relativo alla lealtà, probità e correttezza, l’articolo 31 (violazione in materia gestionale ed economica) con l’aggravante dell’articolo 14, comma c (aver indotto altri a violare norme e disposizioni federali.

Per quanto riguarda i calciatori, scrive il quotidiano sportivo, potrebbero essere chiamati a rispondere della violazione del 31.8 e ricevere una squalifica di un mese.

“La procura li ha ascoltati, ha visionato le chat di gruppo, e se avrà individuato anche la loro consapevolezza rispetto all’operazione del club (ritenuta illegittima) allora dovranno difendersi in aula. Questa ipotesi appare però al momento più remota”.

I processi, come scritto ieri, per la Juventus, saranno tre.

“La Juve riceverà prima il deferimento per la manovra stipendi, poi tornerà in aula il 19 aprile per chiudere il caso plusvalenze nel terzo grado (sperando di riavere i 15 punti), in seguito si presenterà al tribunale federale (entro fine aprile) per il primo grado del nuovo filone, quello degli stipendi, ma anche delle fatturazioni agli agenti che secondo gli inquirenti sono state gonfiate. Superati questi scogli, con la speranza di non uscirne con le ossa rotte (tradotto: 30-40 punti di penalizzazione sommando plusvalenze e stipendi), i legali Bellacosa, Sangiorgio, Clarizia e Paolantonio si concentreranno sull’udienza preliminare davanti al Gup, rinviata al 10 maggio”.

Le penalizzazioni devono essere afflittive, dunque la Juve le sconterebbe in questa stagione.

Le partnership con gli altri club sono state rinviate ad un altro incartamento e il terzo processo potrebbe tenersi a fine 2023, sconfinando nel 2024.

“Può uscir fuori tutto, come niente. Così Chinè, come abbiamo anticipato ieri, ha deciso di non utilizzare questa parte dell’inchiesta Prima nel deferimento dei prossimi giorni”.

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