Il commento di Bianconi: “di fronte a scene come quelle di ieri è però inevitabile che ci si interroghi anche sulla gestione dell’ordine pubblico”

La giornata di guerriglia a Napoli e la debacle delle forze dell’ordine, commentata sul Corriere della Sera da Giovanni Bianconi:
Ancora una volta il tifo diventa pretesto per scontri e violenze che — subite dai cittadini e rilanciate dalle immagini su tv e web — suscitano indignazione. Ma pure un senso di sconforto e, per certi versi, di impotenza. Perché tutto si ripete come o peggio di prima, nonostante gli allarmi e le esperienze del passato.
Bianconi scrive anche della Uefa
Poi è arrivato il presidente dell’Uefa a definire «inaccettabile e intollerabile» la restrizione; peccato che l’Uefa dia dimostrazione di un atteggiamento più che tollerante verso il tifo violento, quando evita di imporre sanzioni ai club se i sostenitori si rendono protagonisti di disordini lontano dagli stadi. Come se prendere d’assalto una via del centro cittadino anziché vicino alle tribune sia meno grave.
E ancora:
Di fronte a scene come quelle di ieri è però inevitabile che ci si interroghi anche sulla gestione dell’ordine pubblico; e bisognerà pur capire come è stato possibile che 400 o 500 tifosi che non sarebbero potuti entrare allo stadio siano potuti arrivare senza preavvisi (come sembra) dalla Germania e alla spicciolata, mescolati a ultrà atalantini, evitando di essere fermati. La sensazione è che la prevenzione e l’intervento delle forze dell’ordine servano al massimo a scongiurare danni peggiori; e stavolta hanno impedito l’assalto ai tedeschi di quasi 200 napoletani (radunatisi in tutta fretta con le peggiori intenzioni, fin dalla sera precedente), grazie a un’interposizione tra i due gruppi che ha impedito scontri dalle conseguenze più gravi di quelle che abbiamo visto. Ma non può essere abbastanza.