Gilbert Enoka ha lavorato con la nazionale neozelandese nel periodo d’oro: “Le teste di cazzo sono gli ego ipertrofici, li individuiamo subito”
Il Chelsea ha assunto come mental coach l’ex allenatore degli All Blacks, la mitica nazionale di rugby neozelandese, Gilbert Enoka. Il quale tra le altre cose è famoso per aver brevettato la “no teste di cazzo policy”.
Enoka ha lavorato con gli All Blacks dal 2000 in diversi ruoli. Ha trascorso gli ultimi sette anni come “responsabile della leadership” dopo 15 anni come mental coach. Il suo mandato ha coinciso con un periodo di clamoroso successo per la nazionale neozelandese, che ha vinto i Mondiali nel 2011 e nel 2015.
E dunque: la “no teste di cazzo policy”… che sarebbe?
Quelle che Enoka definisce quasi scientificamente “dickheads” sono quelle “persone che si mettono davanti alla squadra, persone che pensano di avere diritto alle cose, si aspettano che le regole siano diverse per loro, persone che operano in modo ingannevole dietro le quinte o che sono inutilmente rumoroso riguardo al proprio lavoro”.
“La direzione potrebbe non individuare questi comportamenti controproducenti. I giocatori e i leader stessi dovrebbero richiamare gli altri per il loro ego gonfiato. Spesso le squadre lo sopportano perché un giocatore ha tanto talento. Cerchiamo segnali di allarme precoce e svezziamo i grandi ego abbastanza rapidamente. Il nostro motto è: «Se non puoi cambiare la gente, cambia le persone»”.