Dopo la Faz e la Süddeutsche, il Die Zeit: “In Germania erano curiosi di scoprire quanto fosse forte… Guardavi Osimhen e i difensori e parevano di due categorie diverse”
Sarà la percezione, un po’ sminuente, delle cose nostre: lo scudetto che fino ad un attimo fa era parola vietata per scaramanzia, il campionato italiano dominato ancor prima che la Juve fosse raccontata quasi come una pretendente al titolo cui solo la Giustizia Sportiva aveva spento il sogno. Sarà che è passato ancora troppo poco per mandare in prescrizione il movimento A16 – un’estate fa, non c’erano che loro, quasi. Sarà che Francoforte è stato il primo vero assaggio d’Europa con una consapevolezza d’esser forti che mai prima avevamo avuto così. Però fa ancora un effetto straniante leggere la stampa tedesca dopo il 2-0 all’Eintracht: non sanno in che altro modo dircelo che siamo un top club, una big d’Europa. Per loro pare notazione scontata, ma qua no. E’ una lettura istruttiva.
Agli sperticati elogi della Faz e della Süddeutsche Zeitung, va aggiunto un pezzo del settimanale Die Zeit. Che preme proprio su questo tasto.
“In Germania – scrive lo Zeit – la gente si chiedeva quanto fosse davvero forte questa squadra. La squadra di Luciano Spalletti glie l’ha dimostrato: è fortissima. Il Napoli è stato più veloce del Francoforte, ha vinto più duelli, l’ha superato con maggiore precisione e fantasia. I Frankfurters hanno giocato come se avessero paura. Non erano all’altezza. Lo sapevano tutti prima e ora ne hanno la prova: il Napoli non è Glasgow, la Champions League non è l’Europa League. Qui non puoi permetterti di fare tanti errori come l’Eintracht”.
Quante volte abbiamo rivolte le stesse critiche al Napoli, in passato. La Champions non è l’Europa League, figurarsi la Serie A. Non siamo ancora pronti, non siamo ancora all’altezza. Eccetera. Vale ancora certo, ma evidentemente per chi ci guarda da fuori no, non più. Il Napoli – sottintende la stampa tedesca, e lo scrive papale papale lo Zeit – è una grande squadra europea.
Lo Zeit chiude il pezzo quasi avvilito: l’Eintracht può giocare in modo frenetico, in generale può fare meglio che martedì sera. Tuttavia, è difficile immaginare che ci sia una svolta allo Stadio Diego Armando Maradona. Osimhen, che una volta il Wolfsburg non voleva più, è stato particolarmente sorprendente. Se guardavi lui e i difensori del Francoforte, pensavi che in realtà appartenessero a due categorie diverse”.