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Il Milan si aggrappa a Ibra: tornerà in campo il 10 febbraio contro il Torino (CorSera)

Tra qualche giorno lo svedese tornerà ad allenarsi in gruppo. L’idea è mettere minuti nelle gambe in vista dell’andata di Champions col Tottenham

Il Milan si aggrappa a Ibra: tornerà in campo il 10 febbraio contro il Torino (CorSera)
Mg Bologna 23/10/2021 - campionato di calcio serie A / Bologna-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic

Il Milan si aggrappa a Ibra: tornerà in campo il 10 febbraio contro il Torino (CorSera)

Il Milan si aggrappa a Ibrahimovic e programma il suo ritorno in campo. Per il Corriere della Sera c’è una data: il 10 febbraio, ovvero il giorno dell’appuntamento col Torino per la Coppa Italia. Un primo avvicinamento al campo per mettere minuti nelle gambe e provare ad essere in partita in Champions League, nella sfida di andata contro il Tottenham. Il quotidiano scrive:

“La scossa di Ibra. Nel momento più delicato della sua storia recente, il Milan torna ad affidarsi al suo leader, il suo uomo simbolo, che dopo il lungo infortunio è ora finalmente pronto a rientrare. Nella testa del campione svedese ci sono una data e un avversario: venerdì 10 febbraio contro il Torino. Sta facendo di tutto per esserci. E a Milanello la sensazione è che ci riuscirà. L’obiettivo di Zlatan è mettere nelle gambe minuti fondamentali in vista della Champions, con l’andata degli ottavi contro il Tottenham prevista per il 14, quattro giorni dopo”.

Ibra dovrebbe tornare presto ad allenarsi in gruppo. Al Milan sperando che il suo rientro possa dare una scossa al gruppo, che ultimamente è sembrato decisamente in crisi. Del resto Ibra fu uno degli artefici della corsa allo scudetto dello scorso anno, in campo e fuori.

“A breve, a giorni, tornerà ad allenarsi in gruppo. La speranza, sua e anche di Pioli, è che il suo rientro possa dare ai compagni e all’ambiente quella scossa che già in passato ha saputo dare. Così fu a gennaio 2020, quando il suo arrivo rivitalizzò il Milan avviandolo addirittura alla clamorosa e meritatissima conquista dello scudetto. Non è più chiaramente lo Zlatan di dieci anni fa, la tenuta non potrà più essere la stessa, il minutaggio resterà contenuto, ma Ibra resta Ibra. E averlo è sempre meglio che non averlo. Per la presenza, per l’esperienza, per la classe, per la carica che sa trasmettere ai compagni nei momenti più difficili”.

 

 

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