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Fiorentina, Pradé: «Le parole di Commisso? Non mi sembra abbia detto nulla di eclatante»

In conferenza: «Siamo una società sana e solida. Siamo in semifinale con la Cremonese: ultime due società ad opporsi alla norma salva-calcio. Le cose tornano indietro».

Fiorentina, Pradé: «Le parole di Commisso? Non mi sembra abbia detto nulla di eclatante»
Mv Firenze 08/02/2020 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Atalanta / foto Massimiliano Vitez/Image Sport nella foto: Rocco Commisso

La Fiorentina ha presentato nella giornata di oggi i due nuovi acquisti: Sirigu e Brekalo. Durante la conferenza stampa è intervenuto Daniele Pradè, ds della società toscana, iniziando dai nuovi acquisti:

«Presentiamo gli ultimi arrivati, sono sicuro che Salvatore e Josip ci daranno mano e che staremo insieme a lungo. Saluto anche Sabiri, che sarà con noi da luglio. Siamo molto felici per questo. Comincio da Salvatore solo per anzianità, ci serviva uno così forte e d’esperienza. Ha girato il mondo, è stato bene e ha guadagnato, ora sta qua con noi».

L’aneddoto su Sirigu

«Vi racconto un aneddoto, una sera era qui a Firenze con la nazionale ed era a cena con un compagno e c’eravamo pure io e Joe Barone. Abbiamo pagato loro la cena, ha un debito di riconoscenza».

Sull’arrivo di Brekalo alla Fiorentina

«Per tenere buoni rapporti con il Wolfsburg, abbiamo messo una percentuale sulla rivendita per loro. L’inseguimento è iniziato da quando è arrivato Italiano, che gioca 4-3-3. Portarlo qui subito è stato un anticipo sui mesi successivi, perché siamo sfortunati con gli esterni quest’anno».

Su Sabiri

«Facile, è stato un’opportunità di mercato: un giocatore forte con caratteristiche balistiche che non abbiamo e a un ottimo prezzo. Fatta negli ultimi giorni ma ci siamo sempre seguiti, riteniamo l’operazione ben fatta».

Pradè sulle parole di Commisso

«C’è poco da dire, un dirigente non commenta le parole del presidente. Non mi sembra abbia detto nulla di particolare se non ribadire alcune cose, ha una causa penale perché gli hanno dato di mafioso e ha voluto dimostrare che non lo è. Siamo una società sana e solida, siamo in semifinale con la Cremonese cioè le ultime due società ad opporsi alla norma salva-calcio. Le cose tornano indietro. E un presidente di un club è libero di dire ciò che pensa, l’ho ritenuto un intervento molto lineare e pulito, senza nulla di eclatante».

Sulla ricerca di un attaccante

«Mai in questo mercato. Le punte sono particolari, o ci credi o no, e questa cosa l’abbiamo già vissuta. Crediamo sia su Jovic che su Cabral: a numeri uno ha fatto 8 gol e l’altro 7 a metà campionato. E poi dico che abbiamo dei giocatori facilmente adattabili al ruolo: oltre a loro c’è Kouame, c’è Gonzalez. Non siamo scoperti in attacco, riteniamo di essere a posto. Migliorarsi a gennaio è sempre difficile e guardate che in questo mercato le venti società di A hanno speso 32 milioni».

Sui giocatori della Fiorentina in scadenza nel 2024

«Vogliamo rinnovare tutti. Ora con calma ci siederemo con tutti. Biraghi ha un’opzione sul contratto, se raggiunge determinate presenze prolunga per un altro anno, sennò rimarrà com’è il suo contratto. Di Biraghi siamo contenti».

Sulla vicenda Amrabat

«L’ultimo giorno di mercato succedono tante cose. Ma passano in poche ore: il caso si è aperto alle 10 di mattina ed è finito a mezzanotte e uno. Il giorno dopo ha chiesto scusa, è un giocatore forte e un guerriero che ci darà mano. C’era stata chiarezza dalla società, nessuno sarebbe partito e i fatti l’hanno dimostrato. I problemi si risolvono sempre, sul Barcellona non rispondo che non c’è bisogno».

Pradé e il riscatto di Barak

«Soprattutto dal voler tranquillizzare il ragazzo e da cosa ci ha mostrato in questi 6 mesi. Ha voglia di vestire a lungo questa maglia ed è bello avere ragazzi così seri nella tua società. Antonin ha conquistato tutti, è uno pulito. Non è un crack, è vero, ma per l’intelligenza che ha può giocare in ogni squadra. E abbiamo anche risparmiato qualcosa sull’eventuale riscatto, è un affare che andava bene per tutte le parti».

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