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De Laurentiis: “Con Maurizio Costanzo scrivemmo un testo sul sesso degli italiani”

La lettera pubblicata sul sito del Napoli: «Ho conosciuto Maurizio Costanzo alla fine degli Anni 70. Diventò un programma televisivo di grande successo da me prodotto»

De Laurentiis: “Con Maurizio Costanzo scrivemmo un testo sul sesso degli italiani”
Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico e imprenditore italiano, fondatore, insieme al padre Luigi, della Filmauro, nonché presidente del Napoli all’Assemblea pubblica “Coesione Sud” organizzata dall’Unione Industriali di Napoli (KontroLab)

In seguito alla scomparsa del noto giornalista Maurizio Costanzo, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha pubblicato una lettera in segno di cordoglio. I due si sono conosciuti verso la fine degli anni 70 e De Laurentiis ha anche prodotto un programma televisivo dove a condurlo c’era Costanzo. Di seguito la lettera a Costanzo:

«Ho conosciuto Maurizio Costanzo alla fine degli Anni 70. Nel 1981 abbiamo scritto insieme un testo sul sesso degli italiani, che diventò un programma televisivo di grande successo da me prodotto con il titolo “Questa sera amore”. Da quel momento nacque una sincera amicizia, durata ben 42 anni. Credo che sia stato il miglior “Anchorman” mai esistito. La sua curiosità insaziabile lo portava a sperimentare in prima persona qualunque forma di spettacolo. Sceneggiatore di film sensazionali come “Una giornata particolare”, esperto e consigliori di calcio alla corte di Dan Friedkin, inventore di una chiacchiera televisiva irripetibile per la sua capacità di mettere i suoi ospiti al centro di un loro protagonismo. Sapientemente sempre “derrière les coulisses”, ma motore inesauribile per motivare la scena, rendendola sempre scoppiettante sublimando quel provincialismo tutto nostrano, che ha poi fatto così straordinaria la centralità della “Commedia all’italiana” di Germi o Monicelli, suoi innegabili precursori nell’inquadrare la provincia italiana. Maurizio era un uomo di classe, dotato di una grande generosità. Mancherà a tutti gli italiani perché una cosa è certa: tutti lo conoscevano, tutti lo stimavano, tutti gli hanno voluto bene.

Ciao Maurizio.»

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