Scontri ultras, i sindacati di polizia chiedono il Daspo a vita e lo stop alle trasferte

Il segretario nazionale dell'Associazione funzionari di Polizia, Letizia: «è necessario che i club interrompano ogni forma di ammiccamento».

ultras Roma e Napoli giannini

Dopo gli scontri tra gli ultras della Roma e quelli del Napoli sull’autostrada A1, domenica pomeriggio, arriva la richiesta di alcuni sindacati di polizia: Daspo a vita, maggior coinvolgimento dei club e stop alle trasferte. Il Daspo così com’è, essendo un provvedimento di natura amministrativa, è a rischio di impugnazione e dunque spesso insufficiente, come dichiara oggi ai quotidiani Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell’Associazione funzionari di Polizia. Ecco perché ci vorrebbe a vita.

«Uno strumento come il Daspo è assolutamente insufficiente e andrebbe inasprito. Molti dei provvedimenti emanati in passato sono giunti alla loro conclusione, per cui coloro che hanno già mostrato la loro propensione alla violenza sono ritornati nelle curve».

Per Letizia i club dovrebbero essere coinvolti nelle violazioni attribuibili alle loro tifoserie.

«Con i teppisti e i criminali delle curve è aberrante qualsiasi apertura di credito».

E chiede il coinvolgimento dei club.

«Inoltre è necessario che le società, interrompendo ogni forma di ammiccamento, assicurino che i posti assegnati e numerati siano occupati dai soli titolari del relativo biglietto nominativo».

Dal sindacato di Polizia Coisp è arrivata la richiesta al ministero di valutare la sospensione delle trasferte fino alla fine del campionato per le tifoserie violente.

 

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