Acerbi: «Scudetto? Dipende da noi. Se sabato perdiamo, vincere oggi non sarà servito a nulla»
A Sky: «Dobbiamo essere umili anche contro squadre meno blasonate, nel calcio di oggi nessuno può permettersi di non correre»

Db Milano 04/01/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Francesco Acerbi
Acerbi: «Scudetto? Dipende da noi. Se sabato perdiamo, vincere oggi non sarà servito a nulla»
Il difensore dell’Inter, Francesco Acerbi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky dopo la vittoria sul Napoli a San Siro. Acerbi ha elogiato la squadra, dicendo che è stata brava a portare a casa una gara determinante come quella contro il Napoli, ma che ora si deve continuare su questa strada, perché se sabato l’Inter perderà allora non sarà servito a niente il risultato portato a casa stasera contro la squadra di Spalletti.
“Questa sera siamo stati molto bravi, sapevamo che questa era una gara da dentro o fuori. Abbiamo lasciato pochi spazi al Napoli, soprattutto sulle fasce, abbiamo contenuto i pericoli e abbiamo ottenuto una vittoria meritata”.
Ad Acerbi è stato chiesto se l’Inter crede allo scudetto. Acerbi ha sottolineato la necessità di essere umili e restare concentrati anche con squadre meno blasonate del Napoli. L’Inter crede allo scudetto, ma la rincorsa e la rimonta in campionato dipende solo dall’Inter, da detto, da nessun altro. Nessuno, nel calcio di oggi, può permettersi di restare fermo, di non correre.
“Noi ci crediamo, ma poi dipende da noi. Se sabato perdiamo punti, allora la gara di oggi non sarà servita a nulla. Abbiamo fatto un passo in avanti, anche sotto il punto di vista dell’autostima, questo sicuramente. Abbiamo giocatori che possono fare la differenza, ma nel calcio le qualità vengono dopo il gruppo e l’aiuto reciproco. Abbiamo tutte le caratteristiche per fare un filotto, per fare bene fino a fine anno, ma dipende da noi. Dobbiamo essere umili anche contro squadre meno blasonate, nel calcio di oggi nessuno può permettersi di non correre. Lo Scudetto si vince giocando così con tutti, anche con le squadre meno blasonate. Solo così si diventa una grande squadra”.