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Troppe polemiche social, il Genoa spedisce Portanova in tribuna

Il clamore destato dalla decisione di convocare il giocatore nonostante la condanna a sei anni di carcere per violenza sessuale spinge il club a tornare sui suoi passi 

Troppe polemiche social, il Genoa spedisce Portanova in tribuna
Mg Genova 18/03/2022 - campionato di calcio serie A / Genoa-Torino / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Manolo Portanova

Troppe polemiche social, il Genoa spedisce Portanova in tribuna

Il Genoa spedisce Portanova in tribuna. Il giocatore è stato condannato martedì scorso in primo grado a sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. Il Genoa, inizialmente, aveva deciso di non sospenderlo e di continuare a convocarlo per le partite di campionato. Poi, oggi, il dietrofront che la Gazzetta dello Sport imputa alle polemiche scaturite dalla mancata sospensione dopo la condanna.

“Portanova, dal giorno dopo la sentenza, è tornato a Genova da Siena (dove si è svolto il processo) e il Genoa lo aveva reintegrato in gruppo, considerandolo comunque non colpevole sino a quando la sentenza non passerà in giudicato. Considerando, appunto, che nessun provvedimento restrittivo è stato preso nei suoi confronti. Così il giocatore ha svolto la rifinitura con i compagni ed è stato poi inserito nell’elenco dei convocati. Tuttavia, la decisione del club ha scatenato reazioni contrapposte sulla piazza (e non solo) sull’opportunità di aggregarlo regolarmente al gruppo dei compagni, ragion per cui è stato deciso di non aggiungere tensione alla partita decidendo di lasciarlo fuori. Il futuro? Nessuna decisione al riguardo è stata presa, anche se domenica il Grifone sarà di nuovo in campo ad Ascoli”.

Il Corriere della Sera:

“Un’ondata social si è poi abbattuta sui canali ufficiali del Genoa, di fatto «imponendo» — o quantomeno consigliando in modo piuttosto acceso — una marcia indietro ad un ambiente ritrovatosi del tutto impreparato a una situazione come quella legata a Portanova, condannato in primo grado a sei anni di reclusione ma considerato dal club presunto innocente fino all’ultimo grado di giudizio. Una decisione, quella presa da chi di dovere in casa Genoa, perfettamente in linea con la legge italiana: cha fatto sì discutere, ma che resta legge. Il centrocampista rossoblù, dopo aver assistito martedì scorso al suo processo al tribunale di Siena, nella giornata di ieri si era regolarmente allenato al Centro Sportivo Gianluca Signorini di Pegli agli ordini di Gilardino. Questa mattina la diramazione dei convocati, che ha fatto discutere tanto da mandare in tribuna Portanova. E che, forse, romperà il silenzio del Genoa sulla vicenda”.

All’indomani della condanna di Portanova, Repubblica scriveva:

Si tratta di un caso per ora unico nel mondo del calcio italiano, non vi sono precedenti si parte sempre dal presupposto che si tratta solo del primo grado di giudizio e fino alla sentenza definitiva vale la presunzione di innocenza. Il calciatore quindi proseguirà teme rischi legali se poi ad allenarsi e verrà convocato per le partite. La nuova proprietà, che ha acquistato il club a fine novembre 2021, non vuole incappare in rischi legali, nel caso in seguito dovesse arrivare un’assoluzione. In tal senso sono fitti i contatti tra la dirigenza e gli avvocati del club.

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