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“The Fabelmans”, il film autobiografico con cui Spielberg racconta il suo amore per il cinema

Il regista si mostra anche nell’anteprima del film: ringrazia gli spettatori di essere venuti a vedere il film che più parla di sé stesso al cinema

“The Fabelmans”, il film autobiografico con cui Spielberg racconta il suo amore per il cinema
(from left) Burt Fabelman (Paul Dano), younger Sammy Fabelman (Mateo Zoryan Francis-DeFord) and Mitzi Fabelman (Michelle Williams) in The Fabelmans, co-written and directed by Steven Spielberg.

C’è una nuova tendenza nei grandi registi: quella di raccontare la nascita della propria vocazione artistica. A questa necessità non è sfuggito neanche Steven Spielberg che addirittura si mostra nell’anteprima del film ringraziando gli spettatori di essere venuti a vedere il film che più parla di sé stesso al cinema (big screen) perché in sala si crea una comunione.

Inizia così “The Fabelmans” che Spielberg ha scritto con Tony Kushner e che ha la bella fotografia di Janusz Kamiński e le splendide musiche scelte da John Williams.

Sam Fabelmans (Gabriel LaBelle) ha sei anni quando va a vedere il suo primo film – “Il più grande spettacolo del mondo (1952)” – con i genitori: Mitzi (Michelle Williams), la madre, è una casalinga depressa che sognava di fare la pianista classica, Burt (Paul Dano) è un ingegnere genio dei transistor ed anticiperà la chimera della trasmissione dati. Da quel giorno al cinema Sam avrà un solo obiettivo: calmierare la sua paura creandosi con i film uno spazio controllato dove possa dominare la realtà. I primi film familiari, il tentativo di imitare John Ford in western elementari; il tentativo per spot di spiegare la sua visuale della seconda guerra mondiale. Tutto questo suo crescere artisticamente si incrocia con l’evoluzione dei Fabelmans: una famiglia ebrea che il lavoro di suo padre sballotta dal New Jersey, all’Arizona, alla California.

Sam vede artisticamente il disagio di Mitzi – “il rimorso è uno stato d’animo sprecato” – e cerca di integrarsi con gli amici e con una ragazza cattolica. Ma chi cerca l’arte è destinato a spezzarsi in mille frammenti: ed anche alla sua famiglia accade questo. Sam ha deciso: il suo obiettivo è trovare l’orizzonte che ammali.

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