Plusvalenze Juve, Grassani: «La Procura Figc ritiene di aver trovato la pistola fumante»

Al Corriere dello Sport: «La Corte Federale d’Appello fisserà un’udienza non oltre fine gennaio. Poi prenderà le decisioni»

Grassani plusvalenze

In una lunga intervista del Corriere dello Sport all’avvocato Grassani si torna a parlare di Juventus e del caos plusvalenze. L’avvocato è stato interrogato sui tecnicismi in merito ai procedimenti della Giustizia Sportiva. Queste le parole di Grassani sulla Juventus:

Spiega quali sono i presupposti per riaprire il processo dal punto di vista della giustizia sportiva.

«Circostanze straordinarie quali l’emersione della falsità di prove utilizzate nel giudizio, l’omissione di fatti decisivi ai fini della decisione sopravvenuti dopo il processo o che non potevano essere conosciuti, un errore di fatto commesso dal giudice».

In sostanza è stato riproposto il contenuto dell’atto di deferimento originario?
«Per quanto riguarda il contenuto, nella sostanza le contestazioni sono le medesime: l’elemento di novità è che la procura federale – a fronte delle due decisioni precedenti, di proscioglimento di tutti gli incolpati sul presupposto dell’inesistenza di criteri oggettivi per la valutazione dei calciatori – ritiene di aver rinvenuto la cosiddetta “pistola fumante”, ovvero la prova che i valori attribuiti ai giocatori non fossero ancorati esclusivamente a valutazioni tecnico-sportive, ma assolvessero alla finalità di “aggiustare” i bilanci. La “pistola fumante” consiste, ovviamente, nelle intercettazioni – telefoniche e ambientali – captate dalla procura della Repubblica di Torino e trasferite all’organo inquirente federale, nonché in alcuni documenti rinvenuti in occasione degli accessi presso gli uffici del club bianconero».

Continua l’intervista a Grassani sulle plusvalenze Juventus:

Come si svolgerà il procedimento?
«La Corte Federale d’Appello, organo di unico grado per questo tipo di procedimenti, fisserà un’udienza, non oltre fine gennaio – inizio febbraio, all’esito della quale adotterà la decisione – che sarà definitiva – di sanzionare o meno i dirigenti e i club coinvolti».

I rischi:

E quali sono i rischi?
«È difficile fare una previsione, perché nel ricorso non sono specificate le richieste sanzionatorie. La procura federale potrebbe non discostarsi dalle conclusioni già rassegnate in occasione del precedente procedimento, che consistevano in ammende, anche pesanti, a carico dei club, e pesanti inibizioni per i dirigenti, ma potrebbe anche chiedere sanzioni più gravi. Quanto sopra, però, a condizione che si entri nel merito, essendo preliminarmente necessario che l’organo di giustizia dichiari l’ammissibilità del ricorso».

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