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Nainggolan: «Spalletti è un grande allenatore e lo sta confermando al Napoli»

Su Instagram: «Se chiedi a Totti di Spalletti come allenatore ti dirà che è bravo, poi capisco che per il tifoso sia stato doloroso vedere come è stato gestito»

Nainggolan: «Spalletti è un grande allenatore e lo sta confermando al Napoli»
Db Milano 26/02/2017 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti-Radja Nainggolan

Radja Nainggolan ha pubblicato su Instagram tre video in cui racconta il suo passato alla Roma con alcuni retroscena che riguardano i suoi ex compagni e anche alcuni ex allenatori, come il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti. Nainggolan ricorda con un po’ di rimpianto quei tempi.

Con Spalletti, Garcia ma anche con Di Francesco, quando giocammo la semifinale di Champions, noi avevamo sempre squadre fortissime, ma la Juve era impressionante. Contro la Juve di adesso potevamo vincere facile. Per 4-5 anni siamo stati poco distanti dalla prima. Qualità ce n’era abbastanza, Strootman che prima dell’infortunio era forse il più forte della squadra. De Rossi era un esempio di qualità e quantità ed esempio di tradizione romanista, davanti Totti che era un fenomeno da vent’anni. L’unica pecca di quel periodo è che non abbiamo vinto niente, ma abbiamo vissuto cose che restano dentro“.

Nainggolan parla anche del rapporto tra Totti e Spalletti:

Il rapporto di Totti con Spalletti è stato buono all’inizio, poi lui preferiva altri giocatori anche se Francesco si è allenato sempre da professionista. Se chiedi a Totti di Spalletti come allenatore, ti dirà che è bravo, poi fuori dal campo capisco che per il tifoso sia stato doloroso vedere come è stato gestito alla fine, facendolo entrare cinque minuti. Capisco la delusione dei tifosi ma per me è ancora un grande allenatore e lo sta confermando al Napoli“.

Nainggolan parla anche di De Rossi, oggi allenatore della Spal:

Ci sentiamo spesso e scherzando mi ha anche chiesto di venire a dargli una mano. Lui il romanismo ce l’ha anche fuori dal campo, con il suo modo di fare romano. Mi ha dato tanto in campo e ho sempre cercato di fare le cose che mi ha chiesto, per questo siamo rimasti legati

Infine racconta l’addio al Belgio:

Se mi sarei visto al fianco di De Bruyne? Io mi ci sono sempre visto, solo che non mi ci vedevano loro. L’anno della semifinale di Champions, dopo che avevo detto che i veri uomini parlano in faccia, il ct venne a Fiumicino per dirmi che non mi convocava. Uno che fa la semifinale Champions va convocato e così gli dissi che lasciavo la Nazionale“.

 

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