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Meloni: «No alle norme salva calcio, i club imparino a gestire i conti»

Secondo fonti interne al governo, la premier si è schierata contro gli aiuti ai club: “Lo scudo penale per le società di calcio è insostenibile”. Con lei Giorgetti

Meloni: «No alle norme salva calcio, i club imparino a gestire i conti»
Firenze 18/09/2020 - chiusura campagna elettorale Regionali Toscana / foto Image nella foto: Giorgia Meloni

Meloni: «No alle norme salva calcio, i problemi della Serie A dipendono da malagestione»

“Lo scudo penale per le società di calcio è insostenibile”.

Il premier, Giorgia Meloni, si schiera contro gli aiuti alla Serie A in merito al pagamento delle tasse sospese durante il Covid. La Serie A ha un debito di 500 milioni. La Meloni ne ha parlato oggi, nel corso della riunione con i capigruppo di maggioranza, negando la possibilità di introdurre lo “scudo”.

Secondo quanto riportano le fonti interne al governo, la premier ha legato la situazione di alcune società calcistiche più a questioni di malagestione che altro. E con lei si è trovato d’accordo il ministro dell’Economia, Giorgetti.

L’Ansa scrive:

Non ci saranno norme ad hoc per le società sportive, sul fronte dei debiti ci saranno regole per tutte le aziende. E’ il ragionamento che, secondo quanto si apprende, ha fatto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso del vertice di maggioranza sulla manovra, ribadendo il no già espresso dal Mef all’emendamento al decreto aiuti quater per la rateizzazione dei versamenti sospesi per lo sport. In manovra peraltro già ci sono strumenti per la rateizzazione che valgono per tutti”.

L’Agi scrive che la posizione della Meloni a palazzo Chigi è stata chiara. La premier ha dichiarato che non è possibile che ci siano degli aiuti al calcio, le società sportive devono essere in grado di gestire bene i propri bilanci.

Uno stop alla possibilità che il governo vada in soccorso del calcio.

 

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