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La Juventus può aver violato le regole Fifa, Elkann la vende per due miliardi? (Il Giornale)

Se i diritti di Ihattaren fossero di Raiola, la Juve sarebbe in un altro pasticcio. Forse “non disperderemo la tua lezione” va letto nel senso “chi se la scorda più”

La Juventus può aver violato le regole Fifa, Elkann la vende per due miliardi? (Il Giornale)
(From L) Juventus's managing director Maurizio Arrivabene, Juventus' President Andrea Agnelli, Juventus Sports Coordinator Federico Cherubini and Juventus' vice-president Pavel Nedved attend the Italian Serie A football match between Torino and Juventus on October 15, 2022 at the Olympic stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Piove sul bagnato per la Juventus che ormai sembra in caduta libera. Forse va riletto in altra chiave il comunicato di auguri della Juventus ad Andrea Agnelli “Non disperderemo la tua lezione”: se la ricorderanno a lungo dalle parte di Vinovo e così anche i tanti tifosi della squadra più indagata della storia del calcio. Potrebbe un modo sabaudo, diciamo ipocrita, per dire che sarà una lezione che resterà a lungo impressa nella storia della Juventus. Qui Agnelli quando disse: «la Juve rispetta sempre le regole».

In ambienti finanziari di Londra si è parlato per tutta la giornata di ieri di una possibile cessione societaria per 2 miliardi di euro, una fatto clamoroso visto che nel 2023 si compie il centenario di proprietà della famiglia Agnelli, ma la trattativa non è agevolata dalla situazione economica e giudiziaria. Mentre dalle intercettazioni sembra profilarsi anche un’altra violazione: da una telefonata dell’agosto 2021 emergerebbe che i diritti del calciatore Ihattaren, poi dato in prestito alla Sampdoria erano di Mino Raiola. Se così fosse, c’è il rischio di violazione delle regole Fifa sulle terze parti. 

Le annotazioni del collegio sindacale e la carta Ronaldo:

Anche il Collegio Sindacale interno della Juve ha messo nel mirino le due “manovre stipendi”. Chiudendo la relazione per gli azionisti, infatti, il Collegio ha confermato la posizione e i dubbi dei revisori di Deloitte, rivelando peraltro un particolare che riguarda il giocatore all’epoca più pagato della squadra: Cristiano Ronaldo. CR7, si legge, «a mezzo di un proprio difensore, risulta avere depositato in sede penale un’istanza di accesso agli atti ex art.116 c.p.p., nella quale rivendica la propria qualità di creditore della Società. Una posizione non contabilizzata a bilancio. Il Collegio segnala di avere trasferito alla Società le informazioni appena riferite, invitando una opportuna riflessione alla luce della rilevanza della posta in gioco, pari a circa euro 20 milioni».

Quasi un anno di stipendio del portoghese. In questo senso, trapela dalla Procura di Torino che i pm avrebbero chiesto agli avvocati del campione portoghese di consegnare il documento segreto sui soldi che la Juve gli avrebbe dovuto versare in segreto: un documento che aggraverebbe ulteriormente la posizione della società.

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