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Juve, il futuro di Allegri dipenderà dai risultati. Serve almeno la qualificazione in Champions

Secondo la Gazzetta al momento John Elkann ha piena fiducia in tutti gli uomini di campo, ma se ne riparlerà in primavera

Juve, il futuro di Allegri dipenderà dai risultati. Serve almeno la qualificazione in Champions
Db Torino 06/11/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Dopo l’addio di Andrea Agnelli e di tutta la dirigenza della Juve, a seguito degli sviluppi per l’indagine Prisma, solo il tecnico, Massimiliano Allegri, insieme a Cherubini sono rimasti alla guida della Juve.

Allegri era pronto ad abbandonare subito dopo il terremoto Juve, ma Agnelli, loro principale riferimento nella Juve, non solo ha chiesto di rimanere in bianconero ma anche di mantenere intatto l’impegno nel club, e anzi di estraniare la squadra dalle vicende extra campo e provare a conquistare almeno un trofeo entro fine stagione.

Al momento dunque solo questi due uomini sesteranno per gestire la parte più importante della Juve, quella relativa alla squadra, il pallino passerà poi ad Elkann che in primavera farà tutte le scelte necessarie. Secondo la Gazzetta dello Sport infatti “John Elkann insomma ha piena fiducia in tutti gli uomini di campo”, segno che il passo indietro fatto dal Cda uscente è da ritenere un atto di responsabilità che non indebolisce la posizione del club di fronte alle accuse mosse dalla Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta Prisma: la Juve ritiene di aver agito nel rispetto delle regole e di essere pronta a difendersi in ogni sede

Nessuna intenzione di cambiare le regole non scritte dell’azienda calcio, però. Il futuro dell’allenatore dipenderà dunque dai risultati e, dopo l’amara uscita di scena dalla Champions League (per l’andamento negativo anche Agnelli parlò di “vergogna” dopo la penultima gara del girone) la squadra dovrà arrivare in fondo in tutte le competizioni e non sarebbe minimamente tollerata una mancata qualificazione alla prossima Champions League: condizione, quest’ultima, che dopo la mini rimonta nel mese che ha preceduto la sosta mondiale pare meno in discussione, ma che fino a inizio ottobre scorso trasmetteva meno certezze. Sul preoccupante dato degli infortuni, infine, servirà un approfondimento ulteriore.

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