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I vertici Juve rischiano 12 anni di carcere per il falso comunicato sugli stipendi (+5% in Borsa)

Su Repubblica, si configura l’accusa di aggiotaggio. L’aumento del 5% fu mantenuto anche nei giorni successivi. Era tutto combinato

I vertici Juve rischiano 12 anni di carcere per il falso comunicato sugli stipendi (+5% in Borsa)
Mg Torino 14/09/2022 - Champions League / Juventus-Benfica / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved

I vertici Juve rischiano 12 anni di carcere per il falso comunicato sugli stipendi che portò a un più 5% in Borsa: si configura l’accusa di aggiotaggio.

Il titolo in Borsa era salito del 5,07 per cento: uno spiraglio di luce per la Juventus in piena pandemia. Ma a provocare il rialzo era stata la diffusione di un comunicato “falso”: è qui che si configura l’accusa di aggiotaggio, quella che spaventa di più i vertici del club che solo per questo reato rischiano fino a 12 anni di carcere. L’oscillazione positiva arrivava grazie all’intesa raggiunta il 28 marzo 2020 con i calciatori che rinunciavano, formalmente, a quattro stipendi per l’emergenza Covid. Solo questo doveva essere detto ai mercati, nascondendo l’intesa di restituire tre ratei. «Per questioni legislative di Borsa» il comunicato ufficiale doveva però uscire diverso rispetto alla reale intesa raggiunta con i calciatori, comunicava il 27 marzo, il capitano Giorgio Chiellini nella chat di squadra, in cui avvisava i compagni della «proposta finale» per «aiutare il club e tutti i dipendenti»:

Il comunicato stampa era stato diffuso il 28 marzo e indicava anche «effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta positivi per circa 90 milioni di euro». Quella comunicazione, ha consentito il 30 marzo «di registrare un aumento del 5,07 per cento all’apertura della Borsa, mantenuto nei giorni a seguire» annotano gli inquirenti.

QUI I PM SCRIVONO CHE CHIELLINI E’ STATO RETICENTE NELLA RICOSTRUZIONE DEI FATTI.

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