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I revisori Juve scaricano Agnelli: «Ci ha presi in giro, non sapevamo niente della manovra stipendi»

Libero riporta le dichiarazioni di cinque indagati, le cui posizioni potrebbero essere archiviate: «Ci ha danneggiati e siamo arrabbiati» 

I revisori Juve scaricano Agnelli: «Ci ha presi in giro, non sapevamo niente della manovra stipendi»
Db Villar Perosa (To) 04/08/2022 - amichevole / Juventus-Juventus U23 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

I revisori Juve scaricano Agnelli: «Ci ha presi in giro, non sapevamo niente della manovra stipendi»

Tra oggi e domani dovrebbe arrivare il rinvio a giudizio per Agnelli, Nedved e altre undici persone coinvolte nell’inchiesta Prisma. La posizione di alcune delle persone che avevano ricevuto l’avviso di chiusura indagini è stata stralciata in vista di una probabile richiesta di archiviazione. Ne scrive Libero.

“tra oggi e domani dovrebbe essere depositato l’atto di rinvio a giudizio che non per forza riguarderà tutti. Sulla graticola, per ora ci sono: Andrea Agnelli, (ex) presidente del consiglio d’amministrazione, seguito dal vice Pavel Nedved. Poi i dirigenti «con responsabilità strategica», Fabio Paratici, Stefano Bertola, Stefano Cerrato e Giovanni Marco Re, gli amministratori Maurizio Arrivabene, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Cesare Gabasio figura tra i principali indagati, quale avvocato e consulente legale. Infine coloro che vengono considerati “indagati minori” che, negli anni in cui sarebbero stati commessi i reati (dal 2019 al 2021), erano presidente del collegio sindacale (Paolo Piccatti), sindaci effettivi (Silvia Lirici, Nicoletta Paracchini), revisori legali per Ernst & Young (Stefania Boschetti, Roberto Grossi)”.

Gli ultimi cinque indagati della Juve, però, potrebbero evitare il processo. Si sono sfilati dalle accuse, scrive il quotidiano.

“La speranza di evitare il processo la nutrono gli ultimi cinque perché avrebbero fornito documenti che dimostrerebbero, quantomeno, che loro delle “side letter” (gli accordi privati relativi a opzioni di riacquisto di calciatori ceduti che avrebbero potuto rendere il debito condizionato e annullare l’effetto contabile), non ne sapevano nulla. «Ci sentiamo presi in giro da Agnelli perché noi non sapevamo niente delle manovre stipendi e lo abbiamo appreso dai giornali. Lede anche noi questa cosa, ne siamo danneggiati e siamo arrabbiati», hanno dichiarato i cinque revisori ai magistrati”.

 

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