“Un Messi così motivato non si vedeva da tempo, evoca Maradona ad ogni occasione, ha trasformato la pressione in carburante”
“Messi intero, Messi infortunato, Messi dai calci piazzati, Messi inarrestabile, sempre Messi. Il 10 è il giocatore universale in Qatar”. Ramon Besa sul Paìs, come tutta la stampa internazionale celebra le “infinite versioni del capitano dell’Albiceleste”. Lo definisce “il Messi più argentino e maradoniano”: “C’è un Messi che cammina, osserva e diagnostica il gioco, un giocatore intelligente e, tuttavia, riguardato, come se volesse rilevare i segni della vecchiaia, per vedere chi può annunciare in anticipo che la sua fine è vicina a Parigi, Miami o Barcellona . E c’è anche un Messi che ogni tanto si tocca una gamba, fa una smorfia di fastidio più che di dolore e gli fa temere per la sua salute e che però il mister non osa cambiare, nemmeno avanti 2-0”.
Messi “oggi è un calciatore senza fine che gioca con la saggezza di un veterano e l’illusione di un giovane”. L’Argentina “è stata contagiata dalla sua fiducia e autorità”.
“Non solo ha preso il posto di Maradona, ma lo evoca ad ogni occasione con il suo gioco e il suo atteggiamento senza smettere di essere Messi”.
E ancora: “Un Messi motivato come quello del Qatar non si vedeva da tempo”. “Si diverte”, “unisce la passione alla concentrazione con cui ha battuto i rigori contro Australia, Olanda e Croazia”.
“Messi ha trasformato la pressione e la carica emotiva di tutto il suo paese in carburante per la sua corsa alla vittoria della Coppa del Mondo”.