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Bertoni: «La leadership di Leo nell’Argentina è sempre esistita» (Gazzetta)

Sulla ritrovata leadership di Messi: «Non ci vedo niente di nuovo». Sul nervosismo contro l’Olanda: «La colpa è solo dell’arbitro che non ha gestito le situazioni più delicate».

Bertoni: «La leadership di Leo nell’Argentina è sempre esistita» (Gazzetta)
Argentina's forward #10 Lionel Messi speaks with Argentina's coach #00 Lionel Scaloni after their win in the Qatar 2022 World Cup quarter-final football match between The Netherlands and Argentina at Lusail Stadium, north of Doha on December 9, 2022. (Photo by Odd ANDERSEN / AFP)

L’Argentina durante tutto il suo Mondiale in Qatar ha conquistato i cuori di molti nuovi tifosi. Sono tanti i Mondiali in cui la Nazionale argentina ha fatto da protagonista come quello del ’78 di cui fu protagonista tra gli altri Daniel Bertoni, storico centrocampista di Napoli e Fiorentina, autore del terzo gol in quella finale contro l’Olanda.

La Gazzetta dello sport lo ha intervistato oggi a proposito del Mondiale dell’Argentina e sul nervosismo creatosi durante Olanda – Argentina:

«Troppa tensione, ma la colpa non è dei nostri giocatori né degli olandesi, ma solo dell’arbitro che non ha gestito le situazioni più delicate. Non ho mai visto un calciatore andare a battere un rigore inseguito dai rivali. Non ce l’ho con Dumfries o con chicchessia: il problema è stato l’arbitro». Infatti l’arbitro è stato sospeso.

E sul faccia a faccia Messi – Van Gaal:

«Certe dichiarazioni fatte dagli allenatori prima della partita non devono essere prese alla lettera, servono per creare condizioni psicologiche particolari, per avere qualche vantaggio poi in partita. Non penso Messi sia stato irrispettoso, e non lo vedo nervoso. Piuttosto è davvero concentrato nel guidare questo gruppo, speriamo verso la gloria».

E qui che la Gazzetta chiede a chi con Maradona ci ha giocato se ha notato un certo nuovo stile di leadership della Pulce simile proprio al Pibe de Oro:

«La leadership di Leo è sempre esistita, ben chiara dal punto di vista tecnico e nel riconoscimento che gli danno i compagni, i tifosi e pure gli avversari. Non ci vedo niente di nuovo. Dico solo che è un piacere vederlo così felice, che poi è la felicità di tutto un popolo, passato dalla paura all’esaltazione. Ma quello spavento è stato decisivo…».

Infatti secondo Bertoni la sconfitta contro l’Arabia Saudita è stata solo benefica per le prestazioni e lo spirito dell’Albiceleste, compattati appunto dal proprio leader tecnico e morale Leo Messi.

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