Arrivabene ai pm: «Le plusvalenze riguardano tutto il calcio. Dov’era la Figc prima che arrivaste voi?»
Repubblica torna sulle deposizioni e intercettazioni di dirigenti e calciatori della Juventus, quelle che la Procura di Torino ha trasmesso alla Procura federale

(From L) Juventus' President Andrea Agnelli, Juventus' vice-president Pavel Nedved, Juventus's managing director Maurizio Arrivabene and Juventus Sports Coordinator Federico Cherubini attend the Italian Serie A football match between Juventus and Sassuolo on August 15, 2022 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)
Arrivabene ai pm: «Le plusvalenze riguardano tutto il calcio. Dov’era la Figc prima che arrivaste voi?»
La Procura Figc ha chiesto la revocazione della sentenza con cui la Corte d’appello della Figc aveva assolto nel maggio scorso la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze. Lo ha fatto dopo aver ricevuto, dalla Procura di Torino, le carte dell’inchiesta giudiziaria. Un mare di intercettazioni, audizioni e interrogatori. L’inchiesta Prisma. Repubblica oggi riporta altri stralci delle deposizioni dei tesserati della Juventus davanti ai pm. Delle intercettazioni sappiamo già praticamente tutto. Tutti, nella Juventus, sapevano: presidente, allenatore, dirigenti e calciatori, come dimostrano le deposizioni in tema di manovra stipendi.
Il direttore sportivo della Juventus, Federico Cherubini, ascoltato dai pm e dalla Guardia di Finanza il 27 novembre 2021 (otto ore di audizione), ha ammesso:
«Io più volte mi sono lamentato con Fabio Paratici, che i valori che stavamo dando a quei giocatori non erano congrui».
Ha detto di «essere a conoscenza» della pratica di dare mandati artificiali agli agenti, che per la Procura può configurare falsa fatturazione. La deposizione si conclude con un «riferimento a plusvalenze sane, non artefatte nei valori». Salvo poi, alla rilettura delle dichiarazioni, rimangiarsela: «Ero stanco».
Anche Arrivabene, davanti ai pm, è stato significativo, scrive Repubblica.
«Alla Juve c’era tensione economica, non finanziaria. Ma devo dire che è un problema del calcio italiano complessivo, non solo della Juve. Sono rimasto allibito. La Federazione parla di cambiamenti solo ora, dopo il vostro “intervento”, mi chiedo dove fossero prima».
Non solo Arrivabene. Il tema delle plusvalenze ritorna con Giovanni Manna, responsabile dell’Under 23 della Juve. In un’intercettazione, mentre parla della trattativa per Brunori del Pescara, dice
«ti sto dicendo che pur di farla, la fanno senza imbrog… cioè miscugli».
E poi, parlando col presidente degli abruzzesi Sebastiani, aggiunge:
«Se c’è da sistemare un po’ i valori, li sistemiamo».
Anche le deposizioni sulla questione stipendi provano che tutti i calciatori sapevano. Dybala ha ammesso davanti ai pm:
«Io ero contrario e con me gli stranieri. I senatori cercavano di trovare un accordo tra la società e il gruppo. Alla fine sono loro che comunicano alla società la decisione della squadra di accettare».
L’agente di Cuadrado, Alessandro Lelli, ascoltato, ha ammesso:
«L’avvocato Rodella (il legale dei giocatori assistiti dalla sua agenzia di procuratori) ci disse della criticità dell’operazione. Diceva che quella era una scrittura privata che non veniva depositata, quindi non garantiva».