Serra: di chi è San Siro? Negli stadi vale la legge italiana?
Su La Repubblica. "O sono luoghi privatizzati a suon di sberle, minacce, ricatti? Gli ultras si sono comportati come i mafiosi quando muore il boss"

Db Milano 29/10/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: curva tifosi Inter
L’Amaca di Michele Serra, su La Repubblica, è dedicata ai vergognosi fatti accaduti a San Siro. Gli ultras dell’Inter hanno costretto i tifosi ad abbandonare la curva a suon di intimidazioni e percosse dopo aver saputo della morte di uno dei loro capi, Vittorio Boiocco. A chi appartengono gli stadi?. Si chiede Serra. Sono luoghi pubblici in cui vige la legge italiana o luoghi privatizzati a suon di sberle e minacce, come accaduto a Milano? Serra paragona gli ultras dell’Inter ai mafiosi quando gli viene ucciso il capo. La reazione, scrive, è la stessa.
“L’ordine pubblico è solo un’opinione. Tra il rave party di Modena e la curva di San Siro svuotata dagli ultras dell’Inter (polizia autoproclamata), qual è l’affronto più grave alle leggi e all’ordine? Da una parte c’è un capannone vuoto occupato illegalmente, e un branco di ragazzi che si rintronano di decibel e di altra robaccia. Dall’altro ci sono padri con i bambini, che hanno comperato un biglietto, magari fatto un centinaio di chilometri per andare alla partita, e vengono sgomberati a spintoni perché un capo della tifoseria, noto pregiudicato, è stato ammazzato. E allo stadio di Milano il lutto diventa obbligatorio, come nei quartieri di mafia quando muore il boss. Di chi è lo stadio di San Siro, e di chi sono tutti gli stadi? Sono luoghi pubblici, nei quali vale la legge italiana? Oppure sono, come ognuno può vedere, luoghi privatizzati a suon di sberle, minacce, ricatti?”
Serra paragona il comportamento avuto nei confronti del rave romagnolo rispetto a quanto non è stato fatto per gli ultras dell’Inter a San Siro.
“I ministri che fanno la voce grossa con gli underdog (termine di moda, a Palazzo Chigi) dei rave party, la farebbero, o la faranno, anche con gli ultras che hanno usato lo stadio di Milano come casa loro, rovinando un sabato di festa a famiglie che avevano il solo torto di essersi sedute in curva? Ci scommetto: non lo faranno. I rave dispiacciono anche politicamente a questo governo, gli ultras delle curve no. C’è una nota e rivendicata familiarità politica tra esponenti della destra oggi ministeriale e il tifo ultras. Sgomberare un capannone da ragazzi alterati, ma pacifici, e chiudere gli occhi sullo scempio di sabato a San Siro: l’ordine pubblico è solo un’opinione“.