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Sarri: «Piovevano buste di piscio dalla tribuna dietro la panchina»

Attacca anche l’arbitro: «I loro facevano 7-8 falli da dietro e venivano ammoniti i nostri. La Lazio non è pronta per due competizioni di alto livello»

Sarri: «Piovevano buste di piscio dalla tribuna dietro la panchina»
Udine 23/07/2020 - campionato di calcio serie A / Udinese-Juventus / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa dopo l’eliminazione dall’Europa League. Di seguito il report delle sue risposte del portare LaLazioSiamoNoi.

La Lazio pecca di presunzione?

«La Lazio ha fatto una partita tosta, cinque minuti di difficoltà te li devi aspettare. Ha costruito cinque palle gol e concesso pochissimo agli avversari. Ho visto una squadra bella, pronta a giocare a calcio, a lottare. Non c’era l’atteggiamento dell’ultima mezz’ora con la Salernitana. L’Europa League l’abbiamo compromessa con una partita, il resto fa parte della normalità. In un torneo che si fa in sei gare una sfida in cui non solamente perdi ma comprometti le cose (si riferisce al 5-1 col Mitjylland, ndr) è chiaro che ti mette in una difficoltà enorme«.

Come si fa a ripartire?

«Non lo sa nessuno. Questa è una gara in cui non c’è da colpevolizzare i ragazzi, hanno fatto ciò che dovevano. Non vedo motivi di sconforto. Ho visto rabbia per certi atteggiamenti venuti in campo, sconforto no.».

Fastidio?

«Piovevano buste di piscio dalla tribuna dietro la panchina. Un po’ di fastidio ovvio che ci sia. Decisioni arbitrali non ne parliamo neanche. Un giocatore s’è permesso 7-8 falli da dietro, alla fine sono stati ammoniti i nostri. Nell’azione di gol ci sono due falli. L’azione inizia davanti alla panchina mia e c’è un fallo su Cancellieri. Poi Patric che è stato chiaramente spinto. Perlomeno, andare a rivederla. Tutti i falli sono stati fatti dagli avversari, gli ammoniti sono tutti nostri».

Ritiro anticipato? Immobile?

«Non ho assolutamente idea, è in mano ai dottori. Domani andrà a Formello e si saprà qualcosa in più. Domani facciamo allenamento quando rientriamo, sabato stiamo insieme tutto il giorno. Sia la mattina che il pomeriggio, due mini-allenamenti per preparare il derby«.

Conferenze?

«Snobbare la Conference è stupido, è sempre una competizione europea. Fra un po’ di turni vedi se è bella… La mia sensazione è che non siamo pronti per giocare due competizioni di alto livello. Per struttura e forza mentale. Organico? Ci sono categorie e cilindrate anche nel cervello. Con l’abitudine qualche giocatore assimila questa capacità, però non è facile. A volte è proprio questione di cilindrata mentale. A livello di organico è ovvio che ci manchi qualcosa, ma questo credo che sia abbastanza normale».

Adesso si fa sentire assenza Immobile?

«Si fa sentire sempre e comunque. In certi momenti o in certe partite non averlo è pesante. Non avevo dubbi che in qualche situazione ci sarebbe mancato tantissimo». 

Più amarezza o mea culpa?

«Abbiamo sciupato occasioni chiare, ne abbiamo sbagliate tre o quattro. Abbiamo concesso anche poco a livello di occasioni. Si torna al discorso di Ciro, se capitano a lui probabilmente si finiva il primo tempo 3-1. Se bastava la cattiveria, vincevo la Champions. Strano che sia capitato anche a giocatori molto tecnici». 

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