La Süddeutsche: «Il nuovo presidente della Juve è un revisore dei conti, il profilo giusto»
Il quotidiano tedesco sul terremoto bianconero: "Agnelli ha un record sportivo impressionante, ma non è quello che resterà alla storia"

(FILES) In this file photo taken on August 24, 2019 Juventus FC chairman, Andrea Agnelli reacts during the Italian Serie A football match Parma vs Juventus at the Ennio-Tardini stadium in Parma. - The entire board of directors at Juventus has resigned, including president Andrea Agnelli and vice president Pavel Nedved, the Italian Serie A club said in a statement on November 28, 2022. (Photo by Marco Bertorello / AFP)
Ovviamente il terremoto Juventus è su tutti i quotidiani sportivi d’Europa. Tra gli altri riassume la vicenda anche la Süddeutsche Zeitung con il suo inviato in Italia. Perché le dimissioni del “rampollo di una dinastia torinese” fanno rumore soprattutto per il contesto giudiziario nelle quali sono maturate. Il quotidiano tedesco non le tace. E riconosce ad Agnelli il record sportivo “piuttosto impressionante”, “ma non è quello che resterà alla storia”.
“Il cda della Juve s’è dimesso perché non aveva altra scelta: l’abbondanza di accuse torbide e indagini legali sulla condotta aziendale degli ultimi anni è così palese che 16 responsabili di questo periodo rischiano un procedimento penale. Per falsificazione di bilancio, comunicazione di numeri falsi alla Borsa, emissione di fatture false per operazioni fittizie, impedimento nei controlli”.
La Sz ricorda la “carta Ronaldo” e che l’avventura del portoghese a Torino è stata “sportivamente un flop”. Ma si concentra sugli sviluppi societari: “Un altro ramo della famiglia ora è al comando, e soprattutto John Elkann, nipote del mitico Gianni Agnelli e capo della Exor, la holding di famiglia. Tutte le attività sono riunite sotto questo ombrello societario, compresa la Juve, con una quota di capitale del 64%. Del resto Massimiliano Allegri dovrebbe restare allenatore, un esonero costerebbe un sacco di soldi. Come nuovo presidente del club, Exor ha scelto Gianluca Ferrero, che di professione è consulente fiscale e revisore dei conti, un profilo non inadatto per chi ha il compito di mettere ordine nella contabilità“.