Allegri ha vinto per ko tecnico la sfida con Sarri. Non è la prima volta, forse è la kryptonite del collega. Sarri più integralista
La Lazio di Sarri. La Lazio di Sarri ha perso 3-0 in casa della Juventus. Nettamente. Sarri ha parlato di risultato bugiardo. Non la pensano così alla Gazzetta che sottolineano come Allegri gliela incarti sempre al buon Maurizio:
l’emergenza ha cambiato decisamente qualcosa nelle sue strategie. Fagioli è entrato per non uscire più. Gli altri giovani sono ormai titolari solo in attesa di turnover, non ragazzini da prendere perché mancano le prime firme. Paredes va in Qatar da titolare nell’Argentina, ma nella Juve può mettersi in lista d’attesa. Allegri ha fatto la scelta giusta: insistere. Allegri ha vinto per ko tecnico la sfida con Sarri. Non è la prima volta, forse è la kryptonite del collega.
Ha vinto subito perché ha capito come annullare il centrocampo della Lazio, ingabbiandolo in una ragnatela da cui Sarri, più offensivo ma anche più integralista, non è mai riuscito a liberarsi. Allegri ha mandato a uomo Rabiot sul fantasma di Milinkovic e messo il miglior Locatelli dell’anno su Basic. Obiettivo: lasciare libertà a Fagioli, sul qual doveva allargarsi Cataldi. Una quarta mossa ha contribuito a far saltare tutti i sincronismi in mezzo: Bremer quasi in mediana in fase d’impostazione, un po’ per seguire a uomo Anderson falso 9, un po’ per creare superiorità. La Lazio ha avuto circa il 60% del possesso ma non se n’è accorto nessuno.
Sarri ieri ha detto:
«Per 40 minuti abbiamo fatto bene senza rischiare, senza mai mettere la partita in mano alla Juventus, poi andare ad attaccare una squadra che si rifugia negli ultimi 30 metri senza avere un riferimento in attacco (Immobile infortunato, ndr), era complicato. Il risultato è un po’ bugiardo in relazione alla partita. Non che la Juve non abbia meritato ma il risultato è un po’ largo. la responsabilità è nostra. Preso due gol in fotocopia. Secondo gol uguale, perso palla banale in uscita».